“E’ una ferita ancora aperta quella del Vajont, una ferita che va ‘curata’ con la prevenzione”
“Sono trascorsi 52 anni da quella giornata terribile che costo’ la vita quasi 2000 persone. E’ una ferita ancora aperta quella del Vajont, una ferita che va ‘curata’ con la prevenzione. La lotta contro il dissesto idrogeologico sia una priorita’ affinche’ disastri come quelli avvenuti non accadano piu'”. Lo afferma il parlamentare veneto dell’Unione di centro Antonio De Poli, nel giorno dell’anniversario della tragedia del Vajont. “Oggi abbiamo il dovere di ricordare – aggiunge De Poli -. E’ indispensabile compiere i massimi sforzi, come e’ avvenuto dall’inizio della legislatura grazie all’impegno del ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti, e realizzare le azioni necessarie per mettere in sicurezza il territorio. Molto e’ stato fatto ma ancora tanto resta da fare. L’opera dell’uomo deve conciliarsi con le “opere” della Natura. Siamo ben consapevoli che questa e’ la strada per prevenire simili episodi. In questa giornata il mio pensiero va alla comunita’ del Vajont, ai familiari delle vittime di quella che fu un’ecatombe che sconvolse il Veneto e l’Italia intera”.