La città di Mantova, dopo essere stata esclusa dal titolo di Capitale europea della Cultura per il 2019, vince il titolo di Capitale italiana della Cultura 2016
La nuova Capitale italiana della cultura 2016 è la bellissima città di Mantova. Ad annunciarlo è stato il presidente della Giuria di Selezione Marco Cammelli, che ha consegnato la busta con il nome della premiata al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini. Già Patrimonio dell’Umanità per l’UNESCO e sede della corte dei Gonzaga, la città è stata scelta tra 10 finaliste. Per queste, però, la battaglia può dirsi ancora aperta. Infatti, Aquileia, Como, Ercolano, Parma, Pisa, Pistoia, Spoleto, Taranto e Terni potranno essere proclamate Capitale della cultura 2017 e, successivamente, 2018. L’idea di proclamare una capitale italiana della Cultura nasce dal volere del ministro Franceschini, dopo l’assegnazione a Matera del titolo di Capitale europea per il 2019. Il titolo europeo tocca a tutti i Paesi dell’Ue ogni 14 anni, proprio per questo il Ministro ha voluto istituire il titolo tramite la legge “Art Bonus”. L’iniziativa ha l’obbiettivo di valorizzare le capacità progettuali nel campo della cultura delle città italiane, in modo che si riconosca il valore della cultura, l’innovazione, la creatività, la conservazione delle identità e lo sviluppo economico. Alla città vincitrice del titolo, in questo caso Mantova, è assegnato anche un milione di euro per realizzare il progetto, che ha permesso il conseguimento del titolo e l’esclusione dai vincoli del patto di stabilità.
Il sindaco Mattia Palazzi si è detto felice, emozionato e sorpreso pur avendo cognizione della bellezza della sua città. Dopo aver ricevuto i complimenti dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, Palazzi ha voluto sottolineare che “Non è solo un milione di euro che ci arriverà è il riconoscimento a una città piccola, ma con una vocazione internazionale e un patrimonio straordinario. Stiamo cercando di aprirla al mondo, molto di più, investendo sul recupero del patrimonio, sulla rigenerazione urbana, sulla fiducia di una città che ha voglia di esserci e di contare molto di più nel paese e in Europa”. Il progetto presentato dalla città, subito dopo la bocciatura come Capitale della cultura europea 2019, punta su una riorganizzazione del territorio, che coinvolge 14 comuni con le rispettive realtà economiche e che vede un investimento di 3 milioni di euro per il 2016 in un piano che comprende Palazzo Ducale, Torre della Gabbia, Palazzo Te, il food, la cultura, il 20esimo anniversario del Festival delle letterature. Proprio il sindaco ha voluto precisare che “E’ un riconoscimento a beneficio di tutta la città e di cui tutti dobbiamo essere orgogliosi. Lancio un appello alle forze politiche, economiche e sociali lavorare tutti insieme per promuovere Mantova in Italia e all’estero. Io da subito farò la mia parte- conclude- organizzando un’Agenzia del turismo di cui faranno parte oltre al Comune, la Camera di commercio e le categorie e da novembre partirà poi in Comune un ufficio della comunicazione per promuovere la città”. Tra gli altri riconoscimenti, Mantova sarà anche Capitale dell’Enogastronomia europea nel 2017, con Bergamo, Brescia e Cremona.