Con l’ulteriore intensificazione del fenomeno di “El Nino” sul Pacifico tropicale l’area indo-australiana si prepara a fare i conti con una lunghissima quanto acuta fase siccitosa che potrebbe creare non pochi disagi, visto l’imminente arrivo dell’estate australe. In particolare in Australia, proprio quando “El Nino” raggiungerà la sua massima intensità, si teme una stagione estiva estremamente calda, probabilmente una delle più calde più sempre, e molto siccitosa, con una drastica riduzione delle precipitazioni su buona parte del continente australe.
Sull’entroterra desertico australiano si potranno venire a creare le situazioni adatte per registrare temperature estreme, capaci persino di sfondare la fatidica soglia dei +50°C all’ombra. Soglia estrema che nella storia australiana e dell’emisfero australe è stata raggiunta solo due volte, durante le bollenti estati del 1960 e del 1998, su aree per fortuna quasi disabitate. Il gran caldo continuerà ad interessare vaste aree del territorio australiano anche nei prossimi giorni, specie nelle aree più interne continentali. Nel Febbraio del 1998 Mardie tocco l’incredibile cifra di +50.5°C, sfiorando il record nazionale di Oodnadatta del 1960, le uniche due date in cui si è sfondato il muro dei +50°C sull’entroterra desertico australiano, come su tutto l’emisfero australe.