Forti temporali e nubifragi in atto sulla Sicilia orientale, caduti oltre 93 mm a Calatabiano in meno di un ora
E’ una nottata di forte maltempo su parte della Sicilia orientale per il passaggio di una linea di instabilità pre-frontale che sta favorendo lo sviluppo di un grosso “Cluster temporalesco” che dopo essersi velocemente sviluppato sullo Ionio è risalita, impattando, sulle coste del catanese e del messinese ionico, dove sono in atto forti temporali e veri e propri nubifragi. Il sistema convettivo, piuttosto complesso, in pochissime ore si è evoluto in un vero e proprio “Cluster”. In particolare fra l’alto catanese e il basso messinese ionico il nucleo principale di questo “Cluster temporalesco” è riuscito a scaricare violenti nubifragi, accompagnati da indici di rain/rate molto elevati.
Basti pensare che a Calatabiano, in poco più di 1 ora, sono caduti oltre 93 mm di pioggia. Un dato più da alluvione lampo che di nubifragi se si tiene in considerazione la tempistica. Il rapido sviluppo di questi sistemi temporaleschi, nel pieno dell’avvezione calda pre-frontale, è indotto dalla sovrapposizione di masse d’aria più fredde e secche nell’alta troposfera sopra il flusso di aria calda e molto umida, attivo nei medi e bassi strati, lì dove è presente il flusso sciroccale risucchiato dalla giovane ciclogenesi che dalle coste tunisine si sposta in direzione del Canale di Sicilia. Quest’ingente quantitativo di umidità, fino ai 5000 metri, sovrastato a quote più alte dall’inserimento di masse d’aria un po’ più fredde e piuttosto secche, in entrata più da SO, ha creato l’ambiente ideale per lo scoppio di forti moti convettivi, particolarmente esplosivi lungo tutta la colonna d’aria (“Updrafts” molto violenti), mettendo in gioco una notevole quantità di energia che ha fatto scoppiare le varie “Celle temporalesche”, fino ai limiti della tropopausa.
Dall’analisi della nefodina si nota come lungo la sommità di queste nubi temporalesche, oltre i 12 km di altezza, siano presenti temperature particolarmente gelide, con picchi fino a -62°,2°C che indicano la presenza di possibili “overshooting”, le cosiddette cupole che si formano sopra l’incudine ghiacciata del grande temporale a seguito dei fortissimi moti convettivi che l’hanno generato. Gli “overshooting” sono quasi sempre generati da fortissimi “updrafts” che superano il Top della nube temporalesca, sino al limite della stratosfera, non riuscendo a ghiacciarsi per tempo (di solito un osservatore esterno di giorno può notare la protuberanza cumuliforme uscire dall’incudine del cumulonembo). Temperature così basse nella sommità delle nubi temporalesche sono un sentore di convezione profonda, in quanto si riscontrano solo in caso di “updrafts” molto violenti, che trasportano fino a quote molto elevate una grande quantità di “cloud drop” sotto forma di acqua sopraffusa.
Queste raggiungendo zone a temperature molto basse in alta quota ghiacciano istantaneamente. Nelle prossime ore il “Cluster temporalesco” risalirà in direzione del messinese ionico, lo Stretto di Messina e il reggino, causando forti temporali accompagnati da una vivace attività elettrica e colpi di vento (“downburst”). Ma nel corso della mattinata odierna altri temporali, anche particolarmente intensi, si svilupperanno lungo il basso Tirreno. La presenza nell’alta troposfera, in corrispondenza del minimo barico, di un forte nucleo di vorticità positiva indotto dal passaggio del ramo “derivato” del “getto polare”, nel corso della mattinata di domani dovrebbe agevolare il rapido sviluppo di diversi sistemi temporaleschi a mesoscala (alimentati da moti convettivi violenti, in grado di sfondare fino in stratosfera) che dal Canale di Sardegna, dopo essere transitati e aver scaricato forti rovesci e temporali sulla Sardegna orientale, si sposteranno sul medio-basso Tirreno, puntando la Sicilia, le coste dell’alta Calabria e Basilicata tirrenica, la Campania e il Lazio, dove la fenomenologia risulterà veramente intensa, con elevato rischio di nubifragi sulle coste di Campania e Lazio.
Ma piogge diffuse, rovesci e temporali nel corso della giornata di domani li vedremo anche sul resto delle regioni centro-meridionali, in particolare fra Umbria, Marche, Abruzzo, Molise.