Una Tac sui calchi di Pompei ha svelato le abitudini alimentari della popolazione che morì sotto la lava nel 79 d.C.
A Pompei è stata effettuata una vera e propria Tac per scoprire quali fossero gli stili di vita e le abitudini alimentari dei cittadini. La scoperta è stata a dir poco entusiasmante, infatti , grazie all’avanguardista macchinario della Philips Intellispace Portal che ha consentito la ricostruzione in 3D degli scheletri, si è potuto constatare come gli antichi pompeiani “mangiavano frutta e verdura, e pochi zuccheri, seguendo un alimentazione vegetariana prevalente” come dichiarato da Elisa Vanacore, l’odontoiatra dell’équipe, dopo aver analizzato le arcate dentarie dei resti . Giovanni Babino, medico radiologo, ha aggiunto “il campione è piccolo per generalizzare, ma risulta che i nostri speciali “pazienti” hanno arcate dentarie perfette”.
Inoltre diversi studiosi hanno messo in campo le loro conoscenze storiche sottoponendo a una Tomografia assiale computerizzata un certo numero di calchi. La Tac di 16 strati modello MX16, tramite un potente tubo che genera radiazioni a tutto corpo in soli 100 secondi, ha analizzato la grandezza di un polso di un bambino e le misure di un femore adulto. Il trasporti e l’esatto posizionamento dei calchi è stato compiuto da Stefano Vanacore, in collaborazione con l’impresa Atramentum che hanno svolto un lavoro di portata storica straordinaria con l’essenziale coordinamento dell’antropologa Estelle Lazer.