La prima parte della missione ExoMars è prevista nel marzo 2016, con l’arrivo su Marte sette mesi dopo
Verranno annunciati il 21 ottobre i due siti selezionati per l’atterraggio su Marte del rover di ExoMars, la missione prevista nel 2018 dall’ESA in collaborazione con Roscosmos. Preceduta da una prima fase nel 2016, la seconda parte della missione porterà per la prima volta sul pianeta rosso un trapano in grado di penetrare fino a due metri di profondità. I due siti saranno annunciati in Olanda, presso il Centro europeo per la ricerca scientifica e tecnologica (Estec), e saranno scelti tra i quattro individuati nell’ottobre 2014. Si chiamano Mawrth Vallis, Oxia Planum, Hypanis Vallis e Aram Dorsum, sono tutti vicini tra loro e in prossimità dell’equatore: tutti e quattro i siti mostrano di aver subito l’influsso dell’acqua in passato, con l’esposizione di rocce antiche ora accessibili dalla superficie. I due siti selezionati il 21 ottobre dovranno affrontare l’ultima selezione nel 2017.
La ricerca di un sito adatto all’atterraggio per la seconda missione è iniziata nel dicembre 2013, quando la comunità scientifica ha chiesto di poter proporre alcuni candidati. Così lo scorso ottobre ne sono stati individuati quattro e adesso è arrivato il momento di effettuare una scrematura.
La prima parte della missione ExoMars, con l’orbiter e il modulo dimostrativo di discesa e atterraggio Schiaparelli, è prevista nel marzo 2016, con l’arrivo su Marte sette mesi dopo. La seconda fase, il cui lancio è in programma nel 2018, prevede il ‘touchdown’ sul pianeta rosso nel 2019: il rover dovrà cercare tracce di vita marziana, passate o presenti, in un’area con rocce antiche dove una volta l’acqua liquida era abbondante.