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Un recente studio mette in crisi le industrie farmaceutiche in America, si assottiglia sempre più la differenza tra farmaci ed effetto placebo
Le questioni per le industrie farmaceutiche non sembrano finire. Infatti la differenza tra i farmaci e placebo si sta assottigliando, mettendo così in crisi le grandi industrie. Gli esperti affermano che molti dei farmaci prodotti per curare ansia e depressione, al momento non sarebbero di certo immessi sul mercato. Le industrie farmaceutiche spendono migliaia di dollari per la ricerca, necessaria per poter immettere un prodotto che sia più efficace delle sostanze prive di principi attivi. L‘effetto placebo si ottiene, invece, quando le terapie sui pazienti funzionano aldilà del farmaco somministrato. I ricercatori della McGill University di Montreal, hanno analizzato 80 trial sui farmaci, condotti negli Stati Uniti. Dai risultati è emerso che, tra i motivi dell’aumento dell’effetto placebo, vi sarebbe l’attività condotta dallo stesso paese, di pubblicità tra la casa farmaceutica e il consumatore.
Dove sta il problema? Secondo i ricercatori, il problema risiede nel fatto che, quei farmaci che richiedono più tempo e grossi budget, portano il paziente a credere che otterà più benefici. Non solo, il fatto che i trial siano condotti dalla Contract Research Organization, famosi per avere un personale molto amichevole, influenza notevolmente il comportamento e l’approccio del paziente al prodotto. Secondo John Farrar, neurologo ed epidemiologo all’Università della Pennsylvania,un ulteriore rischio è che le Cro reclutino pazienti professionisti, in cerca di guadagno. Per Farrar è, infatti, necessario modificare i trial, rendendo più severo il reclutamento dei malati, in modo da allontanare i professionisti; aggiungendo anche un terzo gruppo a cui somministrare un farmaco, la cui efficacia è già stata dimostrata. Il presidente di Analgesic Solution, Nathaniel Katz, afferma anche che sia necessario avere un rapporto sincero con i pazienti; mostrando loro la possibilità che il farmaco non funzioni, evitando moine, atteggiamenti ottimistici e indicando loro che probabilmente, il farmaco sarà efficace solo per un terzo dei pazienti.