Settimana del Pianeta Terra: miniere di sale raccontano una storia accaduta 6 milioni di anni fa

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In tutta Italia 237 appuntamenti dal 18 al 25 ottobre “Settimana del Pianeta Terra”

“Ogni anno nel mondo utilizziamo oltre 200 milioni di tonnellate di sale; solo una parte di questa quantità è destinata al consumo umano. Infatti il 41% viene usato per la produzione di cloro e soda, il 16% per produrre Carbonato di sodio , il 3% per prodotti chimici diversi, il 23% per consumo umano, l’8% per il Disgelo stradale ed il restante 9 % per altri impieghi”. Lo ha affermato il geologo Enrico Curcuruto dell’Istituto Tecnico Geotecnico “S.Mottura” di Caltanissetta, alla vigilia del grande evento La Settimana del Pianeta Terra che consentirà agli Italiani di partire per un viaggio lungo le Vie del Sale. “In Italia la gran parte del sale estratto proviene o è provenuto fondamentalmente da 5 aree che sono: le Saline di Volterra in Toscana – ha proseguito Curcuruto – gestite dalla società Solvay S.p.A., Belvedere Spinello in Calabria gestite dalla società Enichem S.p.A, dalle Miniere di Petralia, Racalmuto e Realmonte in Sicilia gestite dalla società Italkali S.p.A.
In Sicilia viene estratto il salgemma depositatosi circa 6 milioni di anni fa per evaporazione delle acque del Mar Mediterraneo.
Dunque è in queste tre miniere siciliane che si nascondono tutti i segreti di una storia accaduta milioni di anni fa . Infatti rocce e fossili , come le scatole nere degli aerei , conservano nei loro componenti e nella loro struttura le tracce di questa storia geologica ed ambientale”.
La Settimana del Pianeta Terra, 237 eventi in tutta Italia per la promozione delle geoscienze, grazie alla Società Geologica Italiana, proporrà un viaggio a dir poco affascinante lungo le Vie del Sale d’Italia.
Quattro grandi eventi che condurranno gli italiani lungo alcuni dei principali siti protagonisti dell’estrazione e della produzione del sale. Vedremo la tecnologia messa in campo, le tecniche di estrazione all’interno delle tre miniere. Con le Vie del Sale si partirà dalla Sicilia, risalendo l’Italia fino all’Umbria. Un grande evento proposto dalla Sezione Giovani della Società Geologica Italiana.

A Caltanissetta il 23 Ottobre
Al Museo Mineralogico e Paleontologico Mottura di Caltanissetta saremo guidati, tra splendidi esemplari di minerali e fossili di ogni forma e specie, dai geologi del museo e dei tecnici della società Italkali ed impareremo a leggere queste tracce e, in un viaggio indietro nel tempo, ricostruiremo una delle pagine più intense della storia del nostro Mare Mediterrraneo.
Una conferenza per scoprire, in un viaggio lungo sei milioni di anni, la formazione dei giacimenti salini del centro Sicilia.
Tra scogliere coralline, mari disseccati, flussi impetuosi di acque e cambiamenti climatici estremi verrà ricostruita la storia del Mediterraneo e la formazione delle evaporiti, rocce che ospitano nel sottosuolo i giacimenti salini da cui proviene gran parte del sale alimentare ed industriale che tutti i giorni viene consumato in Italia.
Verrà ripercorsa inoltre la storia dell’utilizzo di questo prezioso minerale indispensabile per la vita umana.

A Zinga in Calabria – sito unico in Europa – i vulcanelli di sale

“C’è un altro sito geologico unico in EUROPA in Calabria a Zinga. Vedremo infatti “vulcanelli” di sale con immagini che attirano !! “Nella Valle del Fiume Vitravo, in Calabria, la tettonica salina ed i diapiri non sono solo delle trappole per idrocarburi – ha affermato Paola Basta, geologo – ma sono il motore di un processo morfologico che ha costruito complesse quanto spettacolari morfologie, la cui bellezza rappresenta la vera ricchezza di questo territorio e ci impone un’azione forte di protezione e valorizzazione del paesaggio. Vedremo sequenze evaporitiche ed imponenti diapiri salini! Nell’area di Zinga, in Calabria, affiorano quelli che possono essere considerati dei magnifici esempi di diapiri e rappresentano per peculiarità morfologiche, strutturali, stratigrafiche e sedimentologiche un GEOSITO UNICO in Italia ed in Europa da valorizzare e conservare.
L’intero percorso diventa così un laboratorio a cielo aperto in cui è possibile studiare e interrogarsi sull’evoluzione geologica di un’area tanto studiata e ricca di spunti scientifici come il Bacino Crotonese”.

A Verzino in Calabria, Mercoledì 21 Ottobre 2015 dalle 08.30 alle 18.30 presso l’Auditorium del Comune, il professore Rocco Dominici dell’Università della Calabria presenterà l’itinerario geologico che attraverserà i geositi dei diapiri salini e delle rocce evaporitiche dei territori comunali di Verzino, Belvedere Spinello, Casabona Pallagorio e San Nicola dell’Alto.
I luoghi studiati da circa 15 anni dal gruppo di ricerca del Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra (DiBEST) racconteranno di un incredibile storia geologica iniziata circa 5,96 milioni di anni fa quando la salinità dell’acqua del Mediterraneo incominciò a cambiare aumentando a tal punto da far formare grandi depositi di gesso e salgemma. Oggi l’erosione ed i sollevamenti tettonici, innescati dallo scontro tra la microplacca calabra e placca africana, portano agli occhi dell’uomo le rocce sedimentarie che raccontano di quell’evento in cui il Mediterraneo “quasi” si prosciugò, di grandi terremoti e della rinascita del Mediterraneo con il ritorno delle acque oceaniche. Percorreremo insieme una porzione di questo itinerario geologico che può rappresentare uno strumento di valorizzazione di un paesaggio unico in tutta Europa raccontando la storia delle rocce e delle forme del paesaggio degli ultimi 6 milioni di anni”.

“Le VIE del SALE ci condurranno addirittura in Umbria a Vallo di Nera , presso Perugia dove la Società Geologica Italiana con l’Associazione GMP GAIA illustrerà alcuni geositi della Valnerina attraverso un itinerario guidato lungo un diverticolo della Via Salaria.
La Valnerina infatti – ha dichiarato Luana Zerenghi, geo – archeologa – era un’area di confine fra due popolazioni pre-romane, gli umbri e i sabini. Gli antichi Sabini inizialmente si procuravano il sale, anche per l’alimentazione delle abbondanti greggi, dai luoghi di produzione del mare Adriatico. Un importante diverticolo della Via Salaria collegava l’area del reatino con la Via consolare Flaminia fra Terni e Spoleto (Valnerina)”.

L’anteprima nazionale è stata a Messina con successo di pubblico.
“Le Vie del Sale, proposte dalla Società Geologica Italiana – ha affermato Ester Tigano, geologo – e presentate in anteprima nazionale a Messina con la relazione del professore Maurizio Triscari, docente dell’Università di Messina, stanno riscuotendo un particolare successo di partecipazione e di iscrizioni agli eventi che si svolgeranno dal 18 al 25 Ottobre in Sicilia, in Calabria, in Umbria.

E non è un caso che si inizi dalla Sicilia, regione dalla quale proviene la gran parte del sale che usiamo ogni giorno in Italia, utilizzato anche per la produzione di sale “certificato” come presidio Slow Food”.

COSA E’ LA SETTIMANA DEL PIANETA TERRA
In tutta Italia 237 appuntamenti dal 18 al 25 Ottobre “Settimana Pianeta Terra” – SOLO IN ITALIA

Dal 18 al 25 di Ottobre tutta l’Italia sarà protagonista di grandi eventi, ben 237 di cui 70 al Nord, molti sulle Isole, tanti al Centro e Sud del Paese. Più di 600 ricercatori impegnati per fare in modo che le geo – scienze possano entrare nelle case degli italiani, almeno 150 escursioni, più di 80 appuntamenti tra conferenze ed attività all’aperto. In quei giorni il Pianeta sarà l’Italia per una kermesse senza precedenti: Settimana del Pianeta Terra, creata da due ricercatori italiani quali Rodolfo Coccioni dell’Università di Urbino e Silvio Seno dell’Università di Pavia. In campo saranno università, musei, centri di ricerca. Un grande evento riconosciuto dal MIUR con l’impegno delle università, dei musei, dei centri di ricerca, in tutta Italia

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