Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime del terremoto che ha colpito Afganistan, Pakistan e Nord dell’India e non si hanno ancora notizie di molte zone per lo piu’ montagnose e isolate. Il sisma con epicentro a 270 km circa a Nord Est di Kabul ha colpito una vasta area nella regione dell’ “Hindu Kush”. Al momento sembra che i danni piu’ importanti e le vittime siano soprattutto in Pakistan nei distretti di Gilgit Baltistan, Chitral, Charsada, Swat, Peshawar, Quetta, Kohat e Malakand, Islamabad, Lahore, Multan and Azad Jammu and Kashmir (AJ&K).
Pochissime notizie si hanno dall’Afganistan dove l’area colpita e’ prevalentemente sotto il controllo dei talebani. Le autorita’ di Pakistan e Aghanistan hanno attivato lo stato di emergenza ed avviato i primi soccorsi, ma l’accesso alle zone piu’ remote e’ difficilissimo e molte vie di comunicazioni sono interrotte da frane e smottamenti. Inoltre l’area e’ caratterizzata da instabilita’ e condizioni di sicurezza molto precarie. Caritas Italiana e’ in costante contatto con Caritas Pakistan, la rete internazionale delle Caritas operanti nell’area ed altre organizzazioni locali. In Afghanistan il centro PBK (Pro Bambini Kabul) ha fornito le prime informazioni sulla situazione in citta’.
“Caritas Pakistansi e’ attivata prontamente – riferisce il direttore Amjad Gulzar – inviando un team a Peshawar, centro di riferimento per le autorita’ locali e le agenzie internazionali, per valutare i danni e avviare un coordinamento degli interventi”. Allo stesso tempo sta raccogliendo informazioni ed e’ in contatto con le poche parrocchie presenti nell’area colpita. A tal fine lo stesso direttore ed alcuni suoi collaboratori si sono recati a Rawalpindi, diocesi di riferimento delle zone terremotate, per pianificare i primi aiuti con lo staff diocesano. Caritas Italiana ha lanciato un appello per sostenere gli interventi di assistenza e soccorso che la rete Caritas ed altre organizzazioni locali stanno approntando.
Per sostenere gli interventi in corso, si possono inviare offerte a Caritas Italiana, via Aurelia 796 – 00165 Roma, tramite C/C POSTALE N. 347013 specificando nella causale: “terremoto Asia ottobre 2015″. on line, andando al sito www.caritas.it• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119 • Banca Prossima, piazza della Liberta’ 13, Roma – Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474 • Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013 • Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113Bambini “tagliati fuori” dagli aiuti: e’ l’allarme lanciato da Unicef. “Devono affrontare ulteriori pericoli potenzialmente mortali poiche’ le condizioni estreme e l’insicurezza “tagliano” le comunita’ fuori dagli aiuti. “Forti piogge e neve si stanno abbattendo sulle aree remote e montane colpite dal sisma negli ultimi due giorni. – sottolinea l’organizzazione – Le comunicazioni sono scarse e l’accesso a queste aree e’ reso ancor piu’ arduo dalle difficili condizioni del terreno e delle operazioni di sicurezza”. “Siamo profondamente preoccupati per la sicurezza e il benessere dei bambini, che corrono gia’ grandi rischi in ogni disastro e adesso sono in pericolo di morire a causa di queste condizioni, anche per il brusco calo delle temperature”, ha dichiarato Karin Hulshof, Direttore Regionale Unicef per l’Asia Meridionale. Molte di queste aree colpite dal terremoto sono completamente inaccessibili, mentre buona parte del resto della regione coinvolta e’ difficile da raggiungere anche in circostanze normali. E’ possibile sostenere Unicef con: bollettino di c/c postale numero 745.000, intestato a Unicef Italia, carta di credito online sul sito www-unicef.it, oppure telefonando al Numero Verde Unicef 800 745 000 – bonifico bancario sul conto corrente intestato a Unicef Italia su Banca Popolare Etica: IBAN IT51 R050 1803 2000 0000 0510 051.