Campi Flegrei, ecco cosa accade nella zona del supervulcano
Le scosse di terremoto che stanno interessando la zona dei Campi Flegrei, luogo di numerose miti e leggende, tra cui la battaglia di Ercole e i giganti o il riferimento alla porta dell’Inferno di Virgilio, sono un’immensa area vulcanica nei pressi di Napoli e del Vesuvio, che negli ultimi 39.000 anni è stata soggetta a deformazioni geologiche. I Campi Flegrei sono noti appunto per la presenza del supervulcano, uno dei più pericolosi d’Europa, capace di eruzioni molto violente e rare. La zona è continuamente monitorata dall’INGV, soprattutto per il fenomeno del bradisismo (negli anni ’70 ha determinato l’abbandono del centro storico di Pozzuoli da parte degli abitanti) che consiste nel sollevamento e nell’abbassamento del suolo causato per il 50% da magma e per l’altro 50% dall’acqua nelle rocce. Il magma riscalderebbe l’acqua che gonfiando le rocce provoca il sollevamento del suolo. Proprio per questo è stato stabilito che, sarà nei prossimi giorni installato un cavo in fibra ottica nel fondale marino, per monitorare l’azione delle bocche di uno dei vulcani più pericolosi del mondo. Finora il fenomeno era studiato e monitorato solo sulla terra. La zona è sotto controllo, anche perchè negli ultimi 10 anni, il suolo si è sollevato di circa 25 cm. Proprio qui, nella giornata di oggi, dalle ore 9:20 si stanno avvertendo diverse scosse con epicentro nella zona Solfatara. Le circa 31 scosse di magnitudo 2.6 e con una profondità di 2 km, sono state avvertite da molti, tanto da costringere alcune scuole a far evacuare gli studenti per prevenzione. La paura è molto alta, visto la presenza del vulcano, soprattutto perchè le scosse non sembrano volersi fermare.