Viaggi & Turismo: alla scoperta del romantico lago d’Orta [FOTO]

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Il lago d’Orta, il più occidentale fra i laghi prealpini del Nord-Italia, è situato interamente in Piemonte ed è ricco di affascinanti leggende e suggestivi panorami che hanno ispirato scrittori, pittori e registi di fama internazionale

Il lago d’Orta o Cusio, a ovest del lago Maggiore, è il più occidentale fra i laghi prealpini del Nord-Italia ed è situato interamente in Piemonte, a 290 metri slm; delimitato, da un lato, dai rilievi montuosi culminanti nel Mottarone che lo separano dal lago Maggiore; dall’altro da una bassa catena montuosa che lo divide dalla Valstrona e Valsesia. Le acque del lago d’Orta sono alimentate da diverse sorgenti sotterranee e piccoli corsi d’acqua che scendono dalle vicine montagne; mentre l’emissario, il Nigoglia, al contrario di quanto avviene per gli altri laghi, anziché uscire verso sud, esce a nord, nei pressi di Omegna, per poi finire nello Strona, affluente del Toce che alimenta il lago Maggiore. Il lago si è formato durante le grandi glaciazioni del Quaternario e la presenza dell’uomo nella zona risale all’Età del Ferro. Nella zona giunsero prima gli Osci, i Liguri e i Celti, poi i Romani, con cui arrivò, successivamente, anche il Cristianesimo, portato dai Santi Giulio e Giuliano, due fratelli missionari greci del IV secolo che contribuirono a convertire la popolazione, edificando, ad esempio, la piccola Basilica di San Giulio, nell’isola omonima dentro il lago. 

Il lago d’Orta, considerato da molti come “Il Lockness italiano”, in cui tanti pescatori nell’antichità hanno visto riaffiorare in superficie le code dei draghi tra le fredde nebbie invernali, è ricco di leggende. Una molto interessante narra che San Giulio, volendo a tutti i costi costruire la sua centesima chiesa, spingendosi sulle rive del lago, rimase a contemplare l’isola, ritenuta, a quei tempi, infestata da draghi e serpenti, raggiungendola non a bordo di una barca, ma stendendo il suo mantello sull’acqua e camminandovi sopra. Fu allora che, scacciati i draghi e i serpenti solo con la forza della parola, costruì la sua centesima chiesa, nella quale fu poi sepolto. Il territorio che circonda il lago è ricco di boschi, punteggiati da caratteristi borghi, tra cui spicca Orta San Giulio, la cui piazza, oggi dedicata a Mario Motta, partigiano del Cusio, è il cuore della vita cittadina. Da essa si diramano una serie di viuzze strette e tortuose, chiuse al traffico, ricche di palazzi signorili in stili diversi, di negozi e locali. Dalla Salita alla Motta, la via che sale verso il Sacro Monte di Orta, si raggiunge la Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. Proseguendo la salita, si giunge al Sacro Monte di Orta, uno dei luoghi più suggestivi al mondo secondo Nietzsche; progettato nel 1591 e dedicato a San Francesco d’Assisi. La Riserva Naturale Speciale che lo ospita include boschi di faggi, tigli e pini. Alla sommità, a circa 400 metri di altitudine, dopo un percorso di 20 cappelle che raccolgono ben 376 statue in cotto che illustrano la vita del Santo, si trova la Chiesa di S. Nicolao. Il complesso include affreschi di Morazzone, Della Rovere, Nuvolone, Legnanino, Cantalupi. Il territorio intorno al lago d’Orta è stato, nei secoli, fonte d’ispirazione per scrittori, pittori e registi di fama internazionale, tra cui Nietzsche, Balzac, Soldati, Gadda, Montale, oltre a Gianni Rodari, che qui ebbe i natali. Il lago d’Orta e la zona che lo circonda è stato popolato da eretici, santi, missionari, riformatori e continua a raccontare storie di draghi, duchi, regine e religiosi illuminati.

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