Cassini è il frutto di un progetto congiunto di NASA, ESA e l’ASI e orbita intorno a Saturno dal 2004
Nuove osservazioni effettuate dalla sonda NASA Cassini relative al Polo Nord di Titano mostrano come l’inverno sia intenso sul satellite naturale di Saturno. Gli scienziati hanno rilevato una nube mostruosa di composti ghiacciati (idrogeno, carbonio, azoto) nella stratosfera medio-bassa, una regione stabile al di sopra della troposfera.
Cassini aveva già immortalato una nube impressionante che aleggiava sul Polo Sud di Titano ad un’altitudine di circa 300 km: comunque, la nuvola, osservata nel 2012, ha mostrato di essere solo la punta dell’iceberg. Il sistema appena scoperto (dallo strumento Composite Infrared Spectrometer, CIRS) nella stratosfera è immensamente più grande e si trova ad un’altitudine di 200 km. La nube ha una bassa densità, simile alla nebbia sulla Terra, ma è piatta in alto. Ogni stagione sulla luna di Titano dura 7 anni e mezzo “terrestri” e perciò il Polo Nord sarà ancora in pieno inverno quando la missione Cassini terminerà, nel 2017.
La scoperta si deve a Carrie Anderson del Goddard NASA ed al suo team, che ha presentato la ricerca al meeting annuale della Division of Planetary Sciences of the American Astronomical Society. Dimensioni, altitudine e composizione delle nubi ghiacciate polari aiutano gli scienziati a comprendere la natura e l’intensità dell’inverno di Titano. Si è ad esempio scoperto grazie alla sonda Cassini che le temperature del Polo Sud scendono almeno fino a -150°C.
Cassini è il frutto di un progetto congiunto di NASA, ESA e l’ASI e orbita intorno a Saturno dal 2004. La sonda venne lanciata nell’ottobre del 1997 insieme con la sonda Huygens dell’ESA e, una volta raggiunto Saturno, ne ha studiato gli anelli e il campo magnetico.