Nonostante le recenti polemiche, 8 toscani su 10 continuano a consumare carni rosse non modificando la propria alimentazione
La polemica relativa alle carni rosse, non sembra aver toccato minimamente i toscani. Infatti, 8 su 10 continuano a mangiare tutte le carni rosse lavorate soprattutto pancette, salsicce e salami. A confermarlo è un sondaggio della Coldiretti lanciato sul sito www.toscana.coldiretti.it, proprio per chiarire gli effetti dell’allarme dell’Oms sull’economia mondiale. In Toscana, infatti, sono 4 mila le imprese a rischio, che la Coldiretti Toscana ha deciso di sostenere con la campagna “Io sto con la carne rossa”, che coinvolge tutti gli agriturismi della regione. La campagna durerà fino al 7 novembre e coinvolgerà tutte le aziende agricole, che attraverso degustazioni e ristorazione proporranno menù a base di carne rossa nel rispetto della trasparenza, tracciabilità e qualità. ”Si tratta di un segnale importante che dimostra il buon lavoro di informazione che è stato fatto a partire dalle Istituzioni, ma è anche il frutto delle precisazioni della stessa Oms che ha chiarito che nessun alimento deve essere eliminato dalla dieta – sottolinea Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana – Occorre continuare sulla strada della corretta informazione per non mettere a rischio un settore nella nostra regione da lavoro a 10mila persone ed è uno dei simboli del nostro Made in Tuscany”.
Una bassissima percentuale di toscani ha deciso di modificare la propria dieta in seguito all’allarmismo lanciato dall’Oms. Proprio la Coldiretti, allora, ha voluto precisare che il consumo di carne da parte degli italiani è inferiore al consumo degli Stati Uniti, Australia e Francia dove vi è un elevato tasso di persone obese o in sovrappeso. “Non si tiene peraltro conto che i cibi sotto accusa come hot dog e bacon che nei paesi anglosassoni mangiano quotidianamente a colazione non fanno parte della tradizione italiana. Se dal punto di vista qualitativo la carne italiana è meno grassa, la trasformazione in salumi avviene naturalmente solo con il sale. Proprio quest’anno peraltro -conclude la Coldiretti – la carne è diventata la seconda voce del budget alimentare delle famiglie italiane dopo l’ortofrutta con una rivoluzione epocale per le tavole nazionali che non era mai avvenuta in questo secolo”.