Oltre duecento sono le presentazioni scientifiche incluse nel programma che per due giorni vedrà le scienze del clima protagoniste assolute
Sarà la prestigiosa Plenary Room della FAO a Roma ad ospitare l’apertura di ROME 2015-SCIENCE SYMPOSIUM ON CLIMATE giovedì 19 novembre, con inizio alle ore 10:00 quando, alla presenza del Ministro Gianluca Galletti sarà presentata una dichiarazione sottoscritta da diverse società e associazioni scientifiche che mettono insieme le loro forze, le loro conoscenze e le loro competenze, per offrire uno sguardo multidisciplinare sui cambiamenti climatici, sulle conoscenze acquisite e sulle azioni da intraprendere.
All’apertura dell’evento, oltre al Ministro Italiano dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, parteciperanno anche Donatella Spano, Presidente della Società Italiana per le Scienze del Clima e del comitato scientifico del Simposio, Maria Helena Semedo, vice Direttore Generale della FAO (che ospita e contribuisce all’organizzazione dell’evento), Carlo Carraro (che nell’IPCC svolge il ruolo di vice Presidente del gruppo di lavoro sulla mitigazione dei cambiamenti climatici), Laurence Tubiana (Rappresentante Speciale del Ministro degli Esteri francese per la Conferenza sul Clima 2015 di Parigi, COP-21, e Ambasciatore Francese per i Negoziati sul Clima) che interverrà in video, Martin Frick (Direttore della Divisione Climate, Energy and Tenure della FAO), il quale terrà una lecture sul rapporto tra cambiamenti climatici e sicurezza alimentare. Margarita Astralaga (Direttore Environment and Climate Division dell’IFAD) aprirà la giornata di venerdì 20 novembre con una lecture incentrata sul tema delle risorse idriche, introdotta da Riccardo Valentini (Università della Tuscia e tra gli autori del Quinto Rapporto di Valutazione sui Cambiamenti Climatici dell’IPCC).
Oltre duecento sono le presentazioni scientifiche incluse nel programma che per due giorni vedrà le scienze del clima protagoniste assolute di un evento cui è stato conferito il supporto ufficiale della COP21 e per il quale si prevede la partecipazione di oltre quattrocento scienziati, esponenti della comunità scientifica italiana, europea e internazionale.
In sessioni parallele che toccano aspetti molteplici della questione climatica (come la fisica del clima, le implicazioni per gli oceani, l’agricoltura, gli ecosistemi e le risorse idriche, fino ai temi delle risposte concrete che si possono produrre in tema di adattamento e mitigazione, gli impatti e le soluzioni per il territorio e per la biodiversità, con un accento particolare, ovviamente, sulle politiche che verranno discusse anche alla COP21 Parigi) avrà luogo un’analisi dei più aggiornati risultati della ricerca, delle prospettive per i decisori politici, delle decisioni da prendere e gli scenari futuri in vista di uno degli appuntamenti più attesi per le politiche globali sul clima.