“La temperatura della Terra, per quanto ai più possa sembrare strano, non sale da quasi 20 anni”
di Paolo Ernani * – Le macchie solari emettono considerevoli quantità di energia (specie in concomitanza dei Flares) dirette anche verso il nostro pianeta. Sono in grado, tra gli altri fenomeni che si innescano al limite estremo della nostra atmosfera, di modellare anche il profilo della temperatura terrestre. Nel momento in cui il sole rilascia più energia del solito, la temperatura del Pianeta subisce generalmente un progressivo aumento. Quando questo flusso di energia al contrario diminuisce, si verifica l’effetto opposto. Il legame esistente fra queste due variabili macchie e temperatura, non sempre trova concordanza tra i vari ricercatori. Si può dire anzi che la maggioranza di questi mostrano un evidente scetticismo. Diversamente e insieme a pochi altri noi invece abbracciamo questa tesi evidenziata nel libro “ Effetto serra e macchie solari “che circa 10 anni fa demmo alla stampa nel 2006 tramite Sovera editore (ora Armando editore). In un passo del libro, a pagina 59 si diceva: “Supponendo poi che tale intensa attività della macchie solari abbia raggiunto il culmine e resti invariata in tale stato per diversi lustri ancora, potremmo ipotizzare allora una prima fase in cui la temperatura del nostro pianeta permarrebbe anch’essa quasi stazionaria per il medesimo tempo. Seguirebbe poi una seconda fase nella quale diminuendo l’intensità stessa o meglio il numero delle macchie solari, la temperatura tornerebbe a scendere dando così il via a un’inversione di tendenza cui seguirebbe una instabilità planetaria associata non solo a fenomeni iniziali estremi quali forti piogge alternate a periodi molto siccitosi, freddo intenso seguiti poi da periodi di gran caldo, tempeste violente ecc, ma porterebbe infine la temperatura verso valori via via sempre più bassi, fino a generare, decennio dopo decennio un’altra era glaciale.”
Ebbene ora i dati più recenti e aggiornati, evidenziano (vedere i 2 grafici qui riportati qui) che quanto scritto poco sopra in neretto, sembra trovare conferma. La discesa della macchie la si può individuare osservando il grafico della figura 1. Il grafico 2 invece delinea un profilo della temperatura che non cresce più, in evidente sintonia col trend della macchie solari. La temperatura della Terra quindi, per quanto ai più possa sembrare strano, non sale da quasi 20 anni (vedere ultimo grafico). Questo fatto da luogo anche a qualche mal di pancia tra i sostenitori casalinghi e non del Global warming).
Si stanno insomma attuando le due ipotesi che vedono il sole in fase di stanca, con emissione di energia sempre più debole (fig.1.) che conseguentemente da’ il via alla seconda ipotesi e cioè: meno macchie uguale a temperature globali (nel caso in esame lo stato termico è riferito alla nostra penisola con la fig. 2.) molto ma molto meno calde rispetto ai valori attuali, evidenziate proprio dalla linea nera di tendenza in decisa discesa come si può notare sempre nella fig. 2 stessa.
In conclusione possiamo evidenziare come i 2 grafici siano effettivamente abbastanza simili. L’ interazione tra le due variabili, macchie solari e temperatura, ci sembra più che evidente. Il grafico della fig. 2. mostra che la temperatura media sull’ Italia è in chiara diminuzione e il caldo della scorsa estate e quello di questo novembre (in parte ridimensionato dal fortissimo calo attualmente in corso nella terza decade) non potranno assolutamente modificare la tendenza che sembra affermarsi. Tendenza che sarà sicuramente ignorata nella conferenza sul clima che si terrà tra qualche giorno a Parigi. Il motivo è semplice. Quasi tutti i conferenzieri sono, chi più chi meno, da catalogare come “ caldisti “ e quindi figli del “ I.P.C.C. “ , istituzione sfacciatamente pro Global Warming.
* Colonnello dell’Aeronautica Militare