Per il Presidente degli Stati Uniti d’America è necessario che tutti collaborino per limitare le conseguenze dovute ai cambiamenti climatici
A pochi giorni dalla Conferenza di Parigi, si riflette su quali passi compiere per contenere le conseguenze dovute ai cambiamenti climatici. Tra i leader mondiali non poteva di certo mancare Barack Obama, che in una recente intervista alla rivista Rolling Stones ha affermato che è necessario compiere dei progressi maggiori rispetto a quelli fatti a Copenaghen; in cui ad agire non siano solo i paesi sviluppati, ma anche quelli più poveri o in via di sviluppo. “Credo che a Parigi per la prima volta saremo tutti uniti nel riconoscere le rispettive responsabilita’, nell’affrontare il problema ponendo obiettivi importanti e nell’aiutare finanziariamente i Paesi piu’ poveri a stare al passo con questo programma. Se riusciremo a farlo entro la fine dell’anno, e io sono abbastanza ottimista a riguardo, avremo almeno posto le basi e creato una struttura con cui si potra’ agire in modo unitario nei prossimi decenni”.Obama si concentra anche sul libero mercato e su quanto anche questo possa influire sui cambiamenti climatici. Per il presidente, l’inquinamento è stata una delle conseguenze più drastiche del libero mercato, nonostante questo abbia prodotto ricchezza negli stati, da sempre ignorata dai capitalisti. Obama spera che dalla Conferenza di Parigi si possa giungere insieme ad una soluzione, che possa limitare le conseguenze del cambiamento climatico.