“Se la tendenza non verra’ modificata, ci sara’ un aumento della temperatura entro fine secolo di oltre 5 gradi centigradi, arrivando in Medio Oriente a 60 gradi percepiti“. Lo ha spiegato Hans Joachim Schellnhuber, membro della Pontificia Accademia della Scienza e climatologo del Cbe Potsdam Institute for Climate Impact Research, intervenuto al XII Forum internazionale Greenaccord dell’Informazione ambientale in corso a Rieti. Un tale aumento, ne e’ convinto Schellnhuber, “portera’ alla fine della nostra civilta’“. “Per di piu‘ – ha rilevato – se dovessimo bruciare tutti i combustibili fossili disponibili nei giacimenti mondiali, il riscaldamento globale sarebbe di 8-10 gradi centigradi“. Secondo l’analista tedesco, alcune regioni sarebbero particolarmente colpite, tanto da rendere, ad esempio, “impossibili i pellegrinaggi dei fedeli in Terra Santa“. Lo scienziato ha sottolineato che questi aumenti “porteranno alla fine della nostra civilta’“, ribadendo che gli effetti di questa tendenza si vedono gia’ oggi, visto che il 2015 e’ di gran lunga “l’anno piu’ caldo mai registrato“.