Cop21, Boldrini: a Parigi si presenterà un’Europa unita

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Il Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini ribadisce l’importanza della Conferenza di Parigi, precisando che la posizione dell’Europa è unitaria

Il 30 Novembre avrà inizio la Conferenza del clima di Parigi, il vertice delle Nazioni Unite che impegnerà i nostri leader mondiali a ricercare le misure adeguate da adottare per limitare i danni causati dall’aumento delle temperature, da mantenere intorno ai 2°C. Infatti, secondo gli esperti l’aumento delle temperature sarà intorno ai 4°C con conseguenze drastiche tra: estinzioni di diverse razze di animali, stravolgimento di habitat, che in molti casi saranno distrutti, innalzamento dei mari, scioglimento dei ghiacciai, cambiamenti nelle abitudini alimentari e un aumento dei profughi etc. La lista è davvero lunga e preoccupante. Tutti politici e non sembrano essere preoccupati dalle conseguenze. Proprio oggi, arriva la dichiarazione di Laura Boldrini, presidente della Camera dei Deputati, la quale ha partecipato all’iniziativa “Cop21 – la sfida che non si può perdere. L’Italia è l’Europa verso la Conferenza di Parigi”. Proprio durante la giornata di oggi ha allora precisato che “i cambiamenti climatici riguardano ciascuno di noi. Il senso di questa iniziativa è di ribadire che questo è un problema centrale e di raccogliere idee e suggerimenti dal mondo scientifico e dai giovani”. Il presidente Boldrini appare molto preoccupata e aggiunge che “Non c’è più tempo. Siamo già fuori tempo massimo e ci saranno comunque delle conseguenze, anche se ci atterremo al limite dell’aumento dei 2 gradi. L’importante è che a Parigi ogni Stato prenda i propri impegni per non uscire dallo schema dei 2 gradi e monitorando poi gli impegni presi. Sarà poi compito del Parlamento trascrivere in legislatura l’impegno preso”. L’Europa, assicura il presidente della Camera, si presenterà a Parigi in maniera unitaria. I paesi europei, infatti, punteranno sia alla riduzione delle emissioni di CO2 sia sugli aspetti finanziari. Non solo, sarà richiesto l’istituzione di un fondo verde mondiale, che sarà “riempito” con le donazioni annuali di ogni paese del mondo. Dalla Cop21 ci si aspetta grandi cose, nella speranza che le aspettative non siano deluse.

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