Fecondazione assistita: abolito il divieto di selezione degli embrioni se malati

MeteoWeb

Dopo diverse sentenze che smantellano la famosa legge 40 sulla fecondazione assistita, ad oggi la Corte Costituzionale ha abolito il divieto di selezionare gli embrioni, se affetti da malattie genetiche

La legge 40 sulla fecondazione assistita è al centro di molte discussioni e polemiche. In oltre 10 anni, le sentenze dei giudici hanno “distrutto” quello che la legge vietava e obbligava a fare. L’ultima modifica arriva proprio dalla Corte Costituzionale, che abroga così il divieto di selezionare gli embrioni se malati. Negli anni, i tribunali si sono espressi su diverse incongruenze della legge. Sull’obbligo, secondo la quale, la fecondazione assistita fosse consentita solo alle coppie infertili, si sono espressi i tribunali di Salerno e Cagliari nel 2010, che permisero ad una coppia non sterile di poter procedere alla fecondazione; e di Roma e Milano solo nel 2015 facendo, appunto, notare che la legge fosse discriminatoria nei confronti delle coppie fertili. Ad accorgersi anche del “favoreggiamento” nei confronti delle coppie sterili, fu la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che nel 2012 si espresse al riguardo nel caso Costa-Pavan. Nel 2012, il tribunale di Firenze ritenne illegittimo il divieto assoluto di revoca del consenso alla Pma dopo la fecondazione dell’ovulo. Nel 2014, la Consulta dichiarò illegittimo il divieto al ricorso alla fecondazione eterologa, sostenendo che tale articolo fosse discriminatorio per quelle coppie in cui uno dei due fosse sterile e potesse sperare solo nella gravidanza, grazie alla donazione di gameti da parte di terzi. Sempre la Consulta dichiarò illegittima la produzione di embrione “ad un unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre”.Nel 2009, fu infatti la Consulta a sancire che, il trasferimento degli embrioni nell’utero non debba arrecare pregiudizio alla salute della donna, dando così la possibilità di poter conservare gli embrioni stessi. Ad oggi, la Corte ha affermato che non è reato selezionare gli embrioni nei casi in cui questi risultino malati e possano trasmettere delle criticità.

Condividi