L’asteroide denominato “Grande Zucca” ha “sfiorato” il nostro pianeta alle 18:01 italiane
Un meteorite soprannominato “Grande Zucca” per la sua coincidenza con la festa di Halloween, ha “sfiorato” la Terra nel pomeriggio dell’ultimo giorno di ottobre, alle ore 18:01 italiane. E’ transitato vicino al nostro pianeta quasi quant’è vicina la luna, e ha poi continuato il suo viaggio sullo spazio. L’astronomo Bob Berman, osservandolo, ha detto che “sembrava un teschio rotante, è come la testa gigante di un orso bianco. E’ passato molto vicino“. Gli esperti di tutto il mondo hanno utilizzato quest’esempio per testimoniare quanto la Terra sia vulnerabile rispetto a questi fenomeni: “non l’avevamo scoperto con grande anticipo” hanno spiegato.
Quest’asteroide era molto grande rispetto ai soliti, dalle dimensioni di 4 campi di calcio, e ha “sfiorato” la Terra ad una velocità di 35 chilometri al secondo, che è una velocità 29 volte più veloce rispetto a quella di un proiettile di fucile. Anche con un semplice telescopio amatoriale si poteva osservare questo piccolo punto luminoso che rifletteva la luce della luna e stava viaggiando a velocità elevata. La roccia spaziale, chiamata tecnicamente 2015 TB145, è stato avvistato per la prima volta 21 giorni fa, il 10 ottobre, dai telescopi dell’Università di Hawaii (Stati Uniti) e, da allora, la NASA ha monitorato la traiettoria del corpo celeste che non ha mai minacciato un impatto con il nostro Pianeta. Ma mai un asteroide era transitato così vicino alla Terra negli ultimi 9 anni, e in concomitanza con la notte delle streghe, il suo transito ha scatenato il dibattito nella comunità scientifica internazionale, che considera fondamentale sapere come queste rocce stellari possono essere distrutte se dovessero avvicinarsi troppo alla Terra, in modo estremamente pericoloso. Per farlo, però, sarebbe prima fondamentale conoscere la loro struttura.
L’astrofisico Mark Boslough Destac ha detto che la probabilità che un grande meteorite colpisca la Terra è una su un milione, “ma se dovesse colpire un’area densamente abitata come la città di New York, ad esempio, la distruggerebbe completamente. Anche se è improbabile, sarebbe meglio essere pronti“. L’esperto, che lavora presso i Sandia National Laboratories di Albuquerque, in New Mexico (USA), ha detto che se la “Grande Zucca” di oggi si fosse avvicinato all’atmosfera terrestre, in un’area del pianeta avrebbe potuto provocare un disastro come un terremoto di magnitudo 7.6 e se avesse colpito un’area oceanica, avrebbe potuto provocare un violento tsunami. Nei prossimi giorni gli scienziati forniranno ulteriori dettagli sul transito di quest’asteroide di Halloween, che continuerà il suo percorso nello Spazio. La Terra, per lui, è stata soltanto una piccola tappa di un percorso molto più lungo.