Da diversi anni la questione preoccupa e coinvolge diversi studiosi, che si domandano come il ruolo ricoperto all’interno della famiglia possa influenzare le nostre relazioni sociali
Il rapporto tra fratello maggiore e fratello minore è centro di numerosi studi, discussioni e temi. Che tu sia fratello maggiore o minore, sappi che questa cosa ti segnerà per il resto della tua vita. No, non si tratta solo di avere un occhio di riguardo per il più piccolo o di dover “sopportare” il peso della responsabilità, per alcuni studiosi si tratta anche di avere capacità intellettive migliori o di avere capacità di dominio o di sopravvivenza nel mondo, migliori. La questione ha radici abbastanza antiche. Già nei primi dei Novecento, molti psicologi e sociologi si sono domandati quale ruolo fosse meglio ricoprire all’interno della famiglia. Perchè? Semplice. La famiglia è il primo nucleo in cui si instaurano relazioni e ci si confronta con l’altro. Secondo lo psicologo Adler, caro amico di Freud, che per le sue teorie distrusse il rapporto di amicizia; il rapporto tra fratelli è caratterizzato da momenti di dominio a momenti di sottomissione. Nel caso tu sia un fratello maggiore dovrai avere cura dei più piccoli e dominarli e riuscire anche a tollerarli se sono tipi vivaci o problematici, al contrario dovrai avere rispetto per il più grande ed essere dominato. Grazie a questo tipo di relazioni, l’uomo riuscirà a ritagliarsi un posto nella società. E’ anche vero, che per lo psicologo i primi e gli ultimi dei figli tenderanno a ricercare le attenzioni dei genitori e finiranno per risultare nevrotici e con grandi complessi psichici. Meglio, quindi, essere i figli di mezzo.