In Sicilia sono stati ritrovati i resti fossili del più antico antenato dei granchi: il crostaceo preistorico presenta cinque paia di zampe e un carapace minuscolo
Ritrovati in Sicilia da un equipe di esperti resti fossili del più antico antenato dei granchi. Si tratta di una scoperta di essenziale importanza che ha svelato aspetti storici notevoli legati alla fisiologia dei crostacei.
” Il ritrovamento di questa specie – precisa il paleontologo- ci aiuta a ricostruire l’evoluzione dei granchi, comparsi proprio nel delicato periodo dell’estinzione di massa del Permiano. Il fatto che avessero dimensioni così ridotte ci fa capire che molte specie sono diventate nane per sopravvivere all’estinzione, probabilmente dovuta a cambiamenti paleoambientali su cui oggi possiamo fare solo ipotesi”.
In effetti ciò che balza subito all’occhio è la dimensione minuscola del carapace che presenta un diametro di circa un centimetro. Gli esperti ipotizzano che questi piccoli animali, grazie alle loro smilze dimensioni, siano riusciti a sopravvivere alla storica estinzione di massa del Permiano-Triassico, che circa 250 milioni di anni fa portò alla repentina scomparsa di circa il 96% delle specie marine e il 70% delle specie di vertebrati dal Pianeta.
Il ritrovamento rimanderebbe alla specie dei Sosiocaris schrami, riscontrata per la prima volta tra le pagine del Journal of Crustacean Biologygrazie allo studio condotto dai paleontologi Gianni Insacco e Agatino Reitano del Museo Civico di Storia Naturale di Comiso, in collaborazione con l’Universita’ di Kent in Ohio.