La vitamina D, che è sia vitamina che ormone, aiuta a controllare i livelli di calcio e fosfati nel sangue ed è essenziale per la formazione di ossa e denti
Assumere integratori contenenti vitamina D, oltre a migliorare la forma fisica e la resa a livello di esercizio, può anche aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiache. A confermarlo sono stai i ricercatori della Queen Margaret University di Edimburgo, in uno studio presentato alla conferenza della Società di endocrinologia in corso nella capitale scozzese. La vitamina D, che è sia vitamina che ormone, aiuta a controllare i livelli di calcio e fosfati nel sangue ed è essenziale per la formazione di ossa e denti. Già altri studi avevano rilevato come questa vitamina riesca a bloccare l’azione di un particolare enzima necessario per produrre l’ormone dello stress, cioè il cortisolo, che aumenta la pressione del sangue, restringe le arterie e stimola i reni a trattenere acqua. Dato che la vitamina D aiuta a ridurre i livelli di cortisolo, può migliorare quindi le performance fisiche e ridurre i fattori di rischio cardiovascolare. Nel corso dell’esperimento i ricercatori hanno somministrato a 13 adulti, raggruppati per età e peso, una determinata quantità di vitamina D al giorno o un placebo per due settimane. Si è così scoperto che quelli che avevano preso la vitamina D avevano una pressione sanguigna più bassa e meno cortisolo nelle urine, rispetto a chi aveva preso solo il placebo. In un test di forma fisica poi, quelli che avevano assunto vitamina D hanno pedalato 6,5 km in 20 minuti con meno sforzo, migliorando la loro prestazione iniziale di 5 km. ”Il prossimo passo – sottolinea la ricercatrice Raquel Revuelta Iniesta – sarà quello di condurre la sperimentazione per un tempo maggiore su un campione di persone più vasto, sia in salute che su atleti, come ciclisti e corridori”.