“I tumori rari più frequenti sono i sarcomi dei tessuti molli, i tumori neuroendocrini e i GIST; seguono altri tumori meno frequenti, come per esempio quelli dei genitali maschili e femminili, quelli della cute ed alcuni tumori cerebrali”
In Italia ogni anno vengono diagnosticati oltre 70.000 casi di tumore raro, circa il 20% del totale di tutte le neoplasie, con un impatto sociale ed elevati costi di gestione. Costi che talvolta possono ulteriormente aumentare per la richiesta di esami non sempre pertinenti e con tempi per la diagnosi non brevi. In non pochi altri casi diventa indispensabile una seconda opinione da parte del Patologo che dilata ancor di più il tempo necessario per raggiungere una diagnosi di certezza e l’inizio della terapia. Molte volte tutto ciò si trasforma in un calvario per i malati e per le loro famiglie, costretti a lunghe attese o a spostarsi per raggiungere centri di riferimento lontani da casa con lo scopo di ottenere altre informazioni o solamente conferme diagnostiche e terapeutiche, con notevoli perdite di tempo, nuove spese e ulteriori aspettative, spesso non premiate.
“I tumori rari più frequenti – spiega il prof. Fernando Cirillo, presidente IART (Italian Association Rare Tumors) e chirurgo oncologo presso gli Istituti Ospitalieri di Cremona – sono i sarcomi dei tessuti molli (circa 3000 nuovi casi ogni anno), i tumori neuroendocrini (con circa 5 casi su 100.000 abitanti per anno) e i GIST (tumori stromali gastrointestinali, con circa 2 casi su 100.000 abitanti per anno); seguono altri tumori meno frequenti, come per esempio quelli dei genitali maschili e femminili, quelli della cute ed alcuni tumori cerebrali”. Per mettere a confronto il Patologo con l’Oncologo IART organizza oggi a Cremona presso la sede di Palazzo Trecchi il corso interattivo “I tumori rari tra Patologo e Clinico: problemi di diagnosi differenziale e caratterizzazione prognostica”. Nel corso di questa rassegna verranno approfondite le problematiche legate alla diagnosi patologica di alcuni fra i tumori rari meno frequenti; le informazioni del Patologo sono infatti necessarie all’Oncologo per l’impostazione di una corretta strategia terapeutica. “Due mondi da sempre diversi e per certi versi distanti – continua il prof. Cirillo – che hanno imparato a conoscersi e a crescere insieme per condividere e rendere più semplice il percorso terapeutico del paziente. Un legame oggi ancor più necessario proprio con lo scopo di ridurre al minimo i tempi di attesa prima di iniziare la terapia”.
Che cos’è IART. L’Italian Association Rare Tumors è una associazione nata nel 2014 con lo scopo di fare formazione nell’ambito dei tumori rari solidi nell’adulto. Per la realizzazione del corso, IART ha scelto alcune patologie poco frequenti (melanoma, tumore neuroendocrino, tumore surrenalico, tumori rari dell’ovaio e dell’apparato escretore) nella convinzione che l’approccio alla malattia, sia essa chirurgica che farmacologica, nasca sempre e necessariamente da una precisa descrizione da parte del Patologo, senza la quale non sarà mai possibile una corretta strategia terapeutica; ciò vale soprattutto per i tumori rari le cui risorse di cura sono ancor oggi limitate e in molti casi dedicate.