Viaggio tra i templi di Abu Simbel, meraviglia dell’Antico Egitto [FOTO]

/
MeteoWeb

Situati a sud di Assuan, nell’Egitto Meridionale, i templi di Abu Simbel, dichiarati Patrimonio Unesco per la loro straordinaria bellezza, sono dedicati a Ramses II e a sua moglie Nefertari

Siamo ad Abu Simbel, una località sul Nilo a sud di Assuan, nell’Egitto Meridionale, dove il faraone Ramesse II, intorno al 1250 a. C., fece costruire due diversi templi, tra cui due particolarmente importanti, scavati nella roccia; il più grande dedicato a Ramses II; il più piccolo a sua moglie Nefertari. Il sito fu scoperto nel 1813 da un archeologo svizzero ma il primo ad entrarci fu l’italiano Giovanni Battista Belzoni. Per la sua straordinaria bellezza, il sito è stato dichiarato Patrimonio Unesco e, per preservarlo dalle piene del Nilo, dopo la costruzione della diga di Assuan, nel 1964 è stato smontato pezzo per pezzo e ricostruito qualche centinaio di metri più in là, innalzando il livello del terreno. Fu proprio l’Unesco a lanciare il grido d’allarme; trasformatosi, ben presto, in una vera e propria campagna di salvataggio che coinvolse 113 Paesi, pronti ad aiutare l’Egitto con uomini, denaro e tecnologia.

ABU SIMBEL 2I lavori richiesero 5 anni: i blocchi vennero numerati per ridare loro l’esatta posizione, furono riassemblati e, nella ricostruzione, il tempio mantenne persino l’originario orientamento rispetto agli astri e al nuovo corso del Nilo determinato dallo sbarramento di Assuan. Il grande Tempio di Abu Simbel ha una facciata alta 33 e larga 38 metri, su cui spiccano le 4 statue di Ramses II, alte 20 metri ognuna, in cui il faraone indossa le corone dell’Alto e Basso Egitto, il copricapo chiamato Nemes che gli scende sulle spalle ed ha il cobra sulla fronte. Ai lati di queste statue colossali, vi sono le statue della madre e della moglie Nefertari, mentre tra le gambe le statue di alcuni dei suoi figli, riconoscibili dai riccioli al lato del capo. Sopra le statue, sul frontone del tempio ci sono 14 statue di babbuini che, guardando verso est, aspettano ogni giorno la nascita del sole per adorarlo. Sopra la porta di entrata del tempio in una nicchia scavata nella roccia, c’è la statua del dio Ra’ Ho Akthi, è il dio falco unito al disco solare, la mano destra del dio poggia sullo scettro indicante trasformazione, detto WSR, mentre la sinistra poggia sull’immagine della dea Maat. rappresentante giustizia.

ABU SIMBEL 4L’entrata del tempio conduce alla grande sala dei pilastri, otto dei quali raffigurano il faraone con sembianze di Osiride, mentre sul soffitto ci sono disegni incompiuti che rappresentano la dea Mut, che protegge il tempio con le sue ali distese. La sala più piccola del tempio, detta dei nobili, conduce al Sancta sanctorum. Il Santuario contiene quattro statue sedute che guardano verso l’entrata, che a sinistra a destra raffigurano Ptah (dio dell’arte e dell’artigianato), Amon-Ra (dio del sole e padre degli dei), Ramses II deificato e Ra (il falco con il disco solare), le divinità più importanti del panteon egiziano dell’epoca . Due volte all’anno, ai solstizi, i raggi del sole attraversano il tempio e si posano consecutivamente su tre statue, che vengono illuminate per circa venti minuti, lasciando in ombra Ptah, dio delle tenebre, che deve restare nell’oscurità. Questo fenomeno straordinario, che gli architetti-astronomi di Ramses avevano appositamente adattato alla costruzione per il faraone, fu definito ‘miracolo del Sole’ da Champollion, il decifratore dei geroglifici,che lo aveva notato visitando il luogo. Il Tempio Piccolo è dedicato ad Hathor/Nefertari,la prima moglie di Ramsete II, ma non ultima,certo la preferita e la più amata. A lei fu dato il privilegio di essere rappresentata su questo Tempio a grandezza uguale a quella del suo sposo,il Faraone,e raggiunge i 10 metri di h. Le statue raffigurano quattro volte Ramses e due Nefertari,accanto a loro i figli, i principi. Nefertari cinge sul capo la corona della dea Hathor: il disco solare tra due corna di vacca sovrapposte alle due piume.Ogni statua ha la gamba leggermente portata in avanti. Sulle pareti interne vi è la glorificazione del Faraone,con scene della Battaglia di Quadesh(parete nord T.G.),in cui -solo- riesce a sconfiggere i nemici Ittiti, nel V anno del suo regno, oltre a rituali religiosi e scene di vita quotidiana di Ramses e di Nefertari.Sono magnifiche,il loro amore viene continuamente esaltato e la grandezza e la potenza del faraone rivivono in ogni scena.

Condividi