Secondo Nicola Pirrone, esperto del Cnr, l’attività umana influisce notevolmente sull’aumento dello smog
A causa dell’anticiclone che da ormai quasi due mesi, con una brevissima pausa a fine novembre, sta interessando il territorio italiano, si sono impennati eccezionalmente i livelli di polveri PM10, soprattutto nelle città della Pianura Padana. L’evento è determinato proprio dall’alta pressione che incrementa il ristagno dell’aria con la totale assenza di vento che, quindi, favorisce l’accumulo di queste polveri sottili al suolo. La colpa, però, non può addebitarsi esclusivamente delle condizioni climatiche sfavorevoli: la causa principale è l’inquinamento umano che in assenza di anticiclone, il maltempo e i forti venti disperdono nell’atmosfera. L’anticiclone, quindi, si può considerare soltanto un’aggravante di un problema certamente non provocato dalla natura.
Ai microfoni di MeteoWeb il direttore dell’Istituto dell’Inquinamento Atmosferico del Cnr Nicola Pirrone chiarisce la situazione e fornisce alcuni consigli utili alla popolazione. Per l’esperto, il modo migliore per combattere l’inquinamento è “lasciare l’auto a casa” e incentivare l’utilizzo delle auto elettriche o in alternativa dei trasporti pubblici. Ovviamente, anche le politiche locali hanno le loro responsabilità. Infatti l’uso dei trasporti pubblici risulta, in molte città, difficoltoso a causa della disorganizzazione. E’ necessario, quindi, garantire un efficiente sistema di trasporto. “Ognuno può e deve fare il suo per migliorare l’ambiente in cui viviamo” continua l’esperto. “E’ necessario evitare di utilizzare sistemi di riscaldamento alimentati da combustibili fossili” o magari organizzando con il modernissimo sistema del carsharing, che si sta sviluppando a macchia d’olio. Le condizioni climatiche di certo non aiutano, ma resta il fatto che ci sono ancora troppe auto.