Comprendere la natura dell’ambiente spaziale nel quale viaggiano le sonde, può aiutare a comprendere come proteggerle dalle radiazioni
Il video a corredo dell’articolo mostra l’ambiente spaziale nel Sistema Solare fino Plutone nei mesi che hanno preceduto e seguito il flyby della sonda New Horizons, avvenuto il 14 luglio 2015. Gli scienziati del Goddard Space Flight Center NASA hanno lavorato assieme al team della missione per testare quanto i loro modelli abbiamo previsto in modo corretto l’ambiente spaziale intorno al pianeta nano. Comprendere la natura dell’ambiente nel quale viaggiano le sonde, può aiutare a comprendere come proteggerle dalle radiazioni e da altri effetti potenzialmente lesivi. Gli esperti del Goddard hanno recentemente aggiornato il modello, creando questo nuovo video.
Il vuoto dello spazio è circa 1000 volte più vuoto delle simulazioni in laboratorio, eppure, non lo è del tutto: il Sole rilascia un flusso costante di particelle (il vento solare, ed a volte anche nubi più dense chiamate Espulsioni di Massa Coronale) che contiene campi magnetici: la densità, la velocità e la temperatura di queste particelle, come anche la direzione e la forza dei campi magnetici, compongono l’ambiente spaziale.
