Per i più la storia di Babbo Natale iniziò a Patara, sulla costa meridionale dell’odierna Turchia, in cui nacque il futuro San Nicola, il primo “donatore di regali” di cui si ha memoria
Tante sono le leggende, le culture e le tradizioni che hanno contribuito alla nascita del Babbo Natale moderno. Per i più, la storia di Babbo Natale iniziò a Patara, sulla costa meridionale dell’odierna Turchia, la cui popolazione era di cultura e lingua greca. Qui da una famiglia cristiana benestante nacque il futuro San Nicola, il primo “donatore di regali” di cui si ha memoria.
Egli rimase orfano quando i genitori morirono di peste; fu allevato da un monastero e a 17 anni divenne uno dei più giovani preti dell’epoca, regalando le sue ricchezze ai poveri,ai malati e ai sofferenti, affascinato dalle parole di Gesù “Va, vendi quello che hai e dallo ai poveri”. Diventato vescovo di Myra, si contraddistinse per la sua generosità verso i bisognosi, il suo amore per i bambini e la sua attenzione per i marinai e le navi. Nicola soffrì l’esilio e la prigionia sotto il regno di Diocleziano, che perseguitò spietatamente i Cristiani, partecipando, dopo la sua liberazione, al Concilio di Nicea del 325 d.C e morendo a Myra il 6 dicembre 343 d.C, venendo sepolto nella Chiesa Cattedrale.
Dopo la sua traslazione in Italia, il suo culto subì una rapida diffusione. Da una leggenda, avente per protagonisti 3 giovani seminaristi che furono resuscitati dal Santo dopo essere stati uccisi, tagliati a pezzettini e messi in salamoia, nacque il patronato del Santo Vescovo sui bambini e la sua festa invernale, il 6 dicembre, divenne quella degli scolari e dei bambini, soprattutto in Europa Centrale e Orientale. Nicola divenne un dispensatore di dolciumi, mentre le sinistre figure che lo accompagnavano (da Pietro il Nero a Rupprecht) castigavano, a suon di frusta, i bimbi più capricciosi. Quando ci fu lo Scisma tra Chiesa Cattolica e quella Protestante, questi ultimi non desiderarono più festeggiare San Nicola, troppo legato alla Chiesa Cattolica, così ogni nazione inventò il suo “Babbo Natale” chiamato Pere Noel dai francesi, Father Christmas in Inghilterra, “Weihnachtsmann” (l’uomo del natale) in Germania. Tutte queste figure natalizie si differenziavano fondamentalmente per il colore delle proprie vesti, chi blu, chi nero, chi rosso; avendo in comune solo la lunga barba bianca e il loro regalare doni.
Quando i comunisti presero il potere in Russia e rifiutarono la Chiesa Cattolica, vollero avere anch’essi il loro “Babbo Natale” e lo chiamarono “Il Grande Padre del Gelo”, vestendolo di blu. Babbo Natale, così come lo conosciamo noi, risale all’anno 1823, quando Clement C. Moore scrisse “A Visit from St. Nicholas” (Una visita da San Nicola) dove lo descrive come un “vecchio elfo paffuto e grassottello”,mentre per la consueta divisa rossa bisognerà attendere il 1885, a seguito dell’illustrazione, a Boston, di alcune cartoline natalizie ad opera del tipografo Louis Prang. L’immagine soffice e tonda di Babbo Natale, invece, compare nel 1860, quando il presidente americano Abraham Lincoln, come arma di guerra psicologica nei confronti della Germania, chiese al caricaturista americano Thomas Nast di ridicolizzare l’immagine del Santa Claus tedesco. Nast così fece: lo ingrassò, enfatizzando con curve con una cinta nera in vita, decidendo che Babbo Natale, con la sua lista di buoni e cattivi, era di sicuro nato al Polo Nord e doveva avere le guance rosse.
Negli anni 30, l’allora nascente Coca Cola Company si appropriò della rassicurante figura di Santa Claus per pubblicizzare la celebre bevanda e, a questo scopo, il disegnatore Madden Sundbloom accentuò quanto già delineato da Nast, cristallizzando l’immagine del Babbo Natale Moderno con vestito rosso orlato di pelliccia, stivaloni neri, che dimora al Polo Nord e viaggia a bordo della sua slitta trainata da renne volanti (di nome Blitzen, Comet, Cupid, Dancer, Dasher, Donner, Prancer e Vixen), distribuendo doni ai bimbi buoni.
Diversi sono i nomi di Babbo Natale nel mondo. Eccone alcuni: in Austria Christkind (“Gesù Bambino”), in Belgio Sinterklaas, in Canada Père Noël; in Croazia Santa Claus, in Repubblica Ceca Djed Boži?njak o Djed Mraz (“Nonno Natale”) Svatý Mikuláš (“San Nicola”); Ježíšek (diminutivo di Ježíš (“Gesù”)) in Danimarca, Julemanden in Finlandia, Joulupukki in Francia Père Noël, la forma più comune nei paesi in cui si parla il francese; Weihnachtsmann (“L’Uomo di Natale”) in Germania ; Christkind (“Gesù Bambino”) Father Christmas nelle regioni più meridionali della Gran Bretagna ecc.