Capodanno: in Italia stappate 52 milioni di bottiglie di spumante

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Record storico per lo spumante italiano

Si stima che in Italia salteranno circa 52 milioni di tappi di spumante Made in Italy con consumi in ripresa del 4%: lo afferma Coldiretti sottolineando che è record storico per lo spumante italiano con 242 milioni di bottiglie stappate tra Italia ed estero per le feste di fine anno. “Se all’estero salgono a 190 milioni le bottiglie di spumante italiano stappate con un balzo del 13% nelle bottiglie esportate, in Italia si è di fronte ad una storica inversione di tendenza dopo sette anni di progressive riduzioni. Ben l’86% gli italiani non rinuncia allo spumante mentre appena il 14% sceglie lo champagne. A prevalere tra le bollicine italiane sono quelle ottenute con il metodo charmat che rappresentano circa il 95% della produzione e il resto con il metodo classico che differisce perché la fermentazione non avviene in autoclave, ma in bottiglia e comporta una lavorazione che può durare fino a tre anni con un prezzo finale più elevato. Nella classifica delle bollicine italiane piu’ consumate nel mondo ci sono il Prosecco, l’Asti, il Trento Doc e il Franciacorta che ormai sfidano alla pari il prestigioso Champagne francese. Se lo spumante è il prodotto irrinunciabile del cenone di capodanno quest’anno molto gettonati sono tornati ad essere il cotechino o lo zampone che vengono gustati a tavola da piu’ di due italiani su tre (67%) spesso in accoppiata con le lenticchie (80%). Sul 59% delle tavole ci sarà l’uva, ma il segno di una maggiore attenzione all’economia nazionale e alla sobrietà dei comportamenti viene anche dal fatto che le ostriche rimangono un must per appena il 13% degli italiani, anche se il 58% non rinuncia al salmone, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’. Sulle tavole del Capodanno si prevede che saranno serviti piatti per un totale di 95 euro a famiglia, il 25% in piu’ dello scorso anno anche perché gli italiani quest’anno sembrano preferire una buona cena piuttosto che uscire nelle piazze, al cinema, a teatro, nei concerti o nelle discoteche, dopo i recenti fatti.

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