Una ricerca per capire chi si imbarazza di più a scoreggiare in pubblico tra il gentil sesso o i maschi
L’emettere flatulenza, o per i “più fini” scoreggiare, è un’azione naturale provocata dal nostro organismo per espellere i gas prodotti all’interno dell’ intestino durante la digestione dei cibi. Tuttavia anche se naturale, molti (diciamo tutti) trovano imbarazzante farlo quando ci si trova in compagnia di persone (ed in alcuni casi può risultare anche un problema serio). Un gruppo di ricercatori (guidati dai sociologi Martin Weinberg e Colin Williams) ha studiato (“Fecal Matters: Habitus, Embodiments, and Deviance”) l’atteggiamento verso flatulenze e defecazioni, analizzando in dettaglio le differenze tra uomini e donne.
In particolare, i ricercatori hanno studiato una situazione specifica: quando si va in bagno a fare “cose grosse” e c’è il rischio che altri ci sentano. Dagli studi è emerso che il disagio dipende dalle persone che abbiamo vicine, oltre che dal sesso e dall’orientamento sessuale.
Risultato? Il massimo disagio lo provano le donne eterosessuali quando vanno in bagno in presenza di una persona da cui sono attratte (2,41 su una scala da 1 a 3), ma questo disagio si riduce radicalmente se la persona è il marito o il partner (0,46). Gli uomini eterosessuali, al contrario, sono a proprio agio se vanno in bagno in presenza di un amico (indice di disagio 0,21), ma curiosamente gli uomini omosessuali si sentono più a disagio in presenza di un amico piuttosto che di una persona con cui si vorrebbe stabilire una relazione importante (1,11 contro 0,79).
La ricerca ha studiato, inoltre, il comportamento di queste persone quando si trovano in queste situazioni di disagio. Dai dati è emerso che molti rinunciano ad utilizzare il bagno (scelta non buona per la salute), mentre altri cercano di usare un bagno più distante, o a cercare di trattenere per fare meno rumore, all’esatto contrario di cercare di fare prima possibile in modo che sia breve. Oppure si cerca di coprire il rumore in qualche modo, ad esempio tirando il rotolo di carta igienica, oppure accendendo ventilatori, aprendo l’acqua o tirando lo sciacquone.