Per non trovarsi impreparati ecco cinque segnali per capire se chi ci sta di fronte è uno psicopatico
Stando alle statistiche sulla popolazione mondiale gli psicopatici sono ovunque! Si parla di circa l’11% e quasi il 4% sono persone che occupano posizioni di alto rilievo. Anche se sembra impossibile, un metodo per saperli riconoscere esiste, e ce lo spiega Jacob Wells, un uomo che da tempo aveva il sospetto di essere affetto da psicopatia e ha visto confermati i propri dubbi quando, nel test sulla psicopatia di Robert Hare, totalizzò un punteggio di 34 punti. Ecco quindi cinque trucchi per smascherarli:
1) Sono troppo perfetti: “Di solito mi presento come una persona normale” – scrive Wells – “Ma ci sono alcuni momenti, come al primo appuntamento o in ambito accademico, in cui mi descrivo come perfetto ma in maniera molto subdola, facendo pensare agli altri di non saperlo”.
2)Sono troppo interessanti: “Cerco subito di mostrare grande intelligenza e di comportarmi in maniera stravagante, questo mi riesce bene. Poi provo a sembrare la persona più interessante che abbiano mai conosciuto raccontando storie vissute”.
3) Sono insospettabili: “Visti dall’esterno gli psicopatici sono proprio quello che sembrano. Ma all’interno hanno bisogno di controllare tutto, in primis le emozioni, poi cambiano comportamento a seconda di come vogliono interagire col mondo esterno. Così facendo, non vengo mai respinto da nessuno. Dentro di me, però, non so provare sentimenti come la tristezza e il senso di colpa, ma solo la noia”.
4) Sanno sfruttare gli altri: “Per ottenere dei favori, ho un sistema infallibile. Fingo di essere interessato ai problemi degli altri, mostrandomi anche estremamente sensibile, e per guadagnarmi la loro fiducia e sapere i loro segreti, che so tenere per me, racconto anche i miei, solo che questi sono del tutto inventati”.
5) Sono quasi sempre persone di successo: “Le statistiche non mentono: noi psicopatici riusciamo ad avere successo molto facilmente. Siamo carismatici, manipolatori e insensibili, perché non proviamo emozioni irrazionali come il senso di colpa. L’unica empatia vera che ho è con il mio ego. Per questo siamo una macchina da guerra per il successo”.