Conferenza sul Clima di Parigi, ecco cosa è successo oggi

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Il ministro degli esteri france Fabius chiede di accelerare i tempi e raggiungere presto un accordo

E’ appena trascorso il terzo giorno di lavori della Cop21, in cui il Presidente dei lavori, il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius, ha richiesto di accelerare i tempi. Rivolgendosi ai negoziatori dei 195 Paesi presenti alla Conferenza, il ministro esprime il desiderio di molti di vedere l’elaborazione di un accordo efficiente e concreto. Lo stesso accordo, che il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti vede come un’opportunità per aspettare la soglia a 1,5 gradi. “Da Parigi non si torna più indietro”, ribadisce il ministro. Il ministro Fabius, da parte sua, precisa che “il mio messaggio è assolutamente chiaro: bisogna accelerare il processo perché ci resta ancora molto lavoro. Alcune formule di compromesso devono essere sviluppate il più rapidamente possibile, i capi di stato e di governo ci hanno dato un mandato chiaro, dobbiamo riuscire. Abbiamo un’esigenza di successo che pesa sulle nostre spalle”. Intanto alcune organizzazioni non governative, hanno lanciato un ulteriore appello alle banche. La richiesta è quella di investire nel settore delle energie rinnovabili e non più nel carbone. Infatti, secondo un recente rapporto degli Amici della terra, BankTrack, Urgewald e Rainforest Action Network 257 miliardi di dollari sono investiti nel carbone a differenza delle energie rinnovabili, per cui ne sono stati investiti 105 miliardi. L’ultimo rapporto Oxfam ha invece mostrato come i principali responsabili del 50% delle emissioni di CO2 in atmosfera sia il 10% dei cittadini ricchi del pianeta, mentre i cittadini più poveri causano appena il 10% di emissioni, nonostante siano le principali vittime di cataclismi legati ai cambiamenti climatici. Ad oggi però, l’ong 350.org mostra che più di 500 istituzioni, con un reddito di 3.400 miliardi di dollari, investono sulle energie rinnovabili.

 

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