Il Segretario Generale dell’Onu ricorda che quello che sarà stabilito alla Cop21 influenzerà la vita del nostro pianeta per sempre
Ha avuto inizio oggi la seconda settimana di negoziati alla Cop21 di Parigi, che avrà l’obiettivo di raggiungere un accordo per limitare l’aumento della temperatura entro i 2 gradi. Al riguardo si è espresso il Segretario Generale dell’Onu Ban Ki-moon il quale ha dichiarato che “abbiamo l’unica opportunità di decidere il nostro destino“. “Le decisioni che prenderete qui si rifletteranno attraverso i secoli. Siamo sull’orlo di uno degli accordi più importanti dei nostri tempi: far pace con il nostro pianeta“, prosegue. “Una settimana fa, 150 leader mondiali erano qui e hanno assicurato il loro pieno sostegno per un accordo sul clima globale e robusto come lo è la sfida che ci troviamo di fronte. “Mai prima d’allora tanti capi di Stato e di governo – ha continuato – si sono riuniti in un unico luogo, in una sola volta e con uno scopo comune”, ha sottolineato. E’ essenziale che i leader trasformino “questo storico invito all’azione in un accordo sul clima durevole, dinamico, credibile ed equo“.
“In primo luogo, abbiamo bisogno di un accordo che limiterà – prosegue – l’aumento della temperatura a meno di 2 gradi. Per molti, compresi i Paesi meno sviluppati, anche un aumento di 1,5 gradi avrà gravi conseguenze“. “In secondo luogo, il settore privato ha bisogno di un chiaro segnale che la trasformazione dell’economia globale verso un sistema a basse emissioni è inevitabile, benefica e già in corso. Terzo, i Paesi sviluppati devono accettare di guidare il processo e i Paesi in via di sviluppo hanno bisogno di assumere responsabilità crescenti in linea con le loro capacità. In quarto luogo, l’accordo deve garantire sufficiente ed equilibrato supporto all’adattamento e alla mitigazione per i Paesi in via di sviluppo, soprattutto i più poveri e più vulnerabili“, ha concluso. Il segretario ha espresso quanto finora richiesto da diversi Paesi. I paesi in Via di Sviluppo, infatti, hanno richiesto di abbassare ulteriormente la soglia a 1,5 gradi; e in tanti hanno richiesto un’attività di monitoraggio del rispetto delle misure che qui a Parigi saranno decise. La questione dei finanziamenti attende ancora di essere discussa e da questi dipendono i 100 miliardi di dollari, che saranno versati dai Paesi ricchi fino al 2020. Intanto, il ministro Fabius, che presiede la Cop21, ha dichiarato che una prima bozza finale dovrebbe essere pronta per mercoledì, prima della conclusione dell’evento di venerdì.