L’Italia si schiera con i più deboli e investe 13 milioni di dollari nello sviluppo dell’energia rinnovabile in Africa
Continuano i lavori della Conferenza di Parigi, dove l’Italia ha annunciato di contribuire con 13 milioni di dollari, allo sviluppo delle energie rinnovabili negli Stati africani, usufruendo della Banca Africana di Sviluppo. L’Italia ha già versato 8 milioni al fondo per l’Energia Sostenibile per l’Africa, portando ad un aumento del fondo e sbloccando gli investimenti privati nel settore dell’energia pulita. Il ministro Galletti spiega che “l’Italia si conferma Nazione in prima linea nel contrasto al cambiamento climatico e schierata al fianco dei Paesi in via di sviluppo per sostenerli verso una crescita sostenibile ed inclusiva. Questo accordo puo’ aiutare molto l’Africa in un settore determinante per gli obiettivi che ci daremo qui a Parigi e in generale per il suo futuro economico e sociale“. Seguendo le orme della Danimarca, del Regno Unito e degli Stati Uniti, sostiene i progetti di energia rinnovabile e il progetto del presidente Akinwumi Adesina di AfDB, che ha come obbiettivo di portare l’elettricità in tutta l’Africa, così da risolvere il deficit energetico entro il 2025. Il fondo Sefa è stato fondato nel 2012 per contribuire alla crescita di progetti, che potessero diffondere le energie rinnovabili in Africa attraverso finanziamenti. La Banca Africana di Sviluppo gestisce anche il Fondo per il Cambiamento Climatico in Africa, a cui l’Italia ha destinato 5 milioni di dollari.