“Le modalità del processo del lungo addio al carbone sono complesse e la comunità internazionale dovrà lavorare ancora molto”
L’accordo che emerge dalla Cop21 di Parigi sembra positivo, considerate le condizioni, ma i meccanismi di verifica e mantenimento rimangono obiettivi aperti: lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni nel corso del suo intervento durante la presentazione del World energy outlook 2015 di Eni. Il ministro ha spiegato che “le modalità del processo del lungo addio al carbone sono complesse e la comunità internazionale dovrà lavorare ancora molto. La conferenza Cop21 lascerà risultati importanti e utili, ma lascerà anche grandi impegni da onorare. Tutto ciò che riguarda il gasdotto trans-Adriatico (Tap), in primis i tanti collegamenti con i paesi dei Balcani, è fondamentale ed altamente strategico. La sicurezza dei Balcani occidentali è molto importante per i nostri interessi”. In merito alla conferenza sulla Libia che si svolgerà domenica a Roma, Gentiloni ha auspicato che non si arrivi “ad avere un terzo governo libico in esilio dopo che ce ne sono già due che si contendono il potere”. L’Italia deve dal canto suo deve contribuire attivamente al raggiungimento di una soluzione “anche per via del nostro rapporto storico con il paese”, ha aggiunto il ministro. In merito all’Africa, il ministro ha ricordato che nei prossimi cinque anni tutto il continente potrebbe avere grandi tassi di crescita e diventare ancora piu’ importante per chi opera nel settore energetico. L’Italia, grazie ad Eni e al fatto di configurarsi geograficamente come hub del Mediterraneo orientale che si proietta verso l’Africa, potrebbe tornare protagonista, ha concluso il ministro.