Alla Cop21 di Parigi, tutte le questioni più spinose attendono ancora di essere risolte
E’ iniziata la seconda settimana della Conferenza delle Parti, a Parigi e nonostante ancora non sia successo nulla di eclatante, il presidente francese Francois Hollande si ritiene ottimista e così anche il suo consigliere, Nicolas Hulat, secondo cui “‘e’ una spirale positiva. Non e’ successo ancora nulla ma la soluzione migliore e’ ancora possibile“. I 195 Paesi raccolti, sono ancora impegnati a ricercare le misure adatte a frenare il surriscaldamento del pianeta e hanno a disposizione ancora solo 5 giorni. Nonostante la positività di Hulot, il commissario Ue per il Clima Miguel Arias Canete fa notare che “tutte le questioni piu’ spinose sono ancora sul tavolo e non sono state risolte”. Tra gli ostacoli troviamo l’atteggiamento dei Paesi in via di Sviluppo, che non sono disposti a impegnarsi in una transizione energetica, che potrebbero renderlo vittima della situazione e che, vogliono garanzie pari a 100 miliardi di dollari di aiuto fino al 2020. I maggiori problemi arrivano dall’India, che richiede a gran voce un sostegno finanziario e le tecnologie necessarie a sviluppare le energie rinnovabili.