L’ENAC ha modificato il regolamento per il pilotaggio remoto di droni. L’emendamento ha colto di sorpresa un po’ tutti: pubblicazione senza preavviso e a cavallo delle festività natalizie!
Proprio recentemente abbiamo visto come un drone di dimensioni notevoli sia letteralmente crollato addosso ad uno sportivo durante la sua discesa con gli scii rischiando seriamente di provocare un grave incidente.
Uno dei punti del nuovo regolamento introduce l’obbligo dei para-eliche per i droni al di sotto dei 300gr, non tra i più grandi della categoria, che però si fanno molto apprezzare proprio per i loro peso e per la loro maneggevolezza.
Ma questo nuovo elemento da montare a bordo rappresenta una ulteriore difficoltà per i progettisti, visto che renderà indispensabile una nuova distribuzione dei pesi, fondamentale per il volo e la stabilità del drone stesso. Come saranno le ‘nuove’ prestazioni? Ed i costi, subiranno variazioni?
Un’altra modifica al regolamento sui droni è quella che obbligherà ad effettuare voli a vista solamente di giorno, non superando l’altezza massima fissata a 150 metri ed un raggio di azione non superiore ai 500 metri. Distanze e altezze possono essere modificate in base alle “proprie esigenze” lavorative, facendosi autorizzare dall’ENAC.
Le violazioni delle nuove (e vecchie) regole verranno multate in modo più pesante rispetto a quello fatto fino ad ora, nello specifico, i piloti che volano con un drone privo di documenti rischieranno addirittura l’arresto fino a un anno o una multa di 1.000 €.
Per quanto riguarda i centri abitati invece, secondo l’art. 35, chi usa i droni solamente per hobby ha il divieto assoluto di volo all’interno della cosiddetta “zona a traffico controllato”, una regione di circa 10km. Questo comporta l’obbligo per tutti gli appassionati di allontanarsi molto dai centri abitati per poter volare con i propri droni.