La fertilità del suolo è direttamente collegata alla sua produttività
Ogni anno l’agricoltura mondiale perde 10 milioni di ettari di terreno, a causa dell’erosione e dell’avanzata del deserto e del mare: solo l’11% è suolo fertile a disposizione della produttività agricola mondiale. La perdita di fertilità del suolo, porta alla riduzione della produttività: un calo del 50% della materia organica porta a un taglio del 25% dei raccolti, sottolinea Rosanna Zari, vice presidente Conaf in apertura della Giornata Mondiale del Suolo: “La fertilità del suolo è direttamente collegata alla sua produttività, ossia alla capacità di essere idoneo per la coltivazione e per la produzione di alimenti, di foraggio, di fibre, di biomassa e di energia rinnovabile“. “Se da un lato il terreno fertile diminuisce d’altra parte l’agricoltura, che usa già il 70% dell’acqua dolce disponibile, dovrebbe essere capace di incrementare del 50% la produzione globale senza usare più acqua e tagliando drasticamente l’utilizzo dei concimi che avvelenano il suolo“. La fertilità dei suoli del pianeta “è a rischio, infatti, un terzo dei terreni mondiali sono degradati, a causa dell’erosione, della compattazione, dell’impermeabilizzazione, della salinizzazione, dell’erosione di materiale organico e di nutrienti, dell’acidificazione, dell’inquinamento e di altri processi causati da pratiche insostenibili di gestione dei terreni“.