Il laser che studiò il buco dell’Ozono sbarca a Volandia

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“Da oggi questa prodezza hi-tech, tutta italiana, sarà celebrata con un’esposizione permanente a Volandia, vero tempio della scienza e del volo”

Il laser del sistema Lidar (LIght Detection And Ranging), creato nel 1995 da un’azienda italiana e che ha studiato l’assottigliamento dello strato d’ozono in Antardide, sarà esposto a Volandia. Realizzato dalla Quanta System, di Solbiate Olona in provincia di Varese il Lidar ha svolto in Antartide circa 500 ore di volo ad altissima quota da primato per lo studio del “buco nell’ozono“; si tratta di un primo passo importante nello studio sui cambiamenti climatici e sul riscaldamento globale del pianeta causato dall’inquinamento. “Siamo orgogliosi di essere i ‘papà’ di questo strumento – ha commentato Paolo Salvadeo, amministratore delegato dell’azienda varesina – e siamo felici che da oggi questa prodezza hi-tech, tutta italiana, sia celebrata con un’esposizione permanente a Volandia, vero tempio della scienza e del volo“.

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