Il vortice polare si deforma allungandosi sulla Siberia: freddo, forti nevicate e venti intensi spazzeranno l’area ad est degli Urali

MeteoWeb

Mentre l’Europa rimane inglobata dall’anticiclone il vortice polare sta per piombare nel cuore della Siberia portando freddo e nevicate

Grazie all’intenso raffreddamento di queste ultime settimane, sia in troposfera che in stratosfera sulla verticale del mar Glaciale Artico, la figura del vortice polare continua a presentarsi piuttosto compatta, con una serie di profonde circolazioni depressionarie, riempite di aria molto gelida, in costante invorticamento. Nei prossimi giorni pero si assisterà ad una sua progressiva deformazione, con il fulcro principale della circolazione ciclonica polare che dalla Groenlandia si allungherà fino alle coste siberiane, favorendo lo sviluppo di una profonda circolazione ciclonica attorno la costa centro-occidentale siberiana, dove si sta rigenerato un nuovo profondo vortice, pieno di aria molto gelida in quota, che nella giornata di domani, venendo intercettato dal ramo discendente del “getto polare” attivo sul bordo orientale del robusto promontorio anticiclonico sull’Europa centro-orientale, scivolerà sul settore più settentrionale del bassopiano della Siberia occidentale.

Questo vasto ciclone freddo, approfondendosi fino ad un minimo barico al suolo che scenderà al di sotto dei 970 hpa, nei prossimi giorni apporterà condizioni di maltempo dalle caratteristiche invernali su gran parte della Siberia centro-occidentale, con nevicate frequenti accompagnate da venti gelidi piuttosto sostenuti, prevalentemente settentrionali e occidentali, che potranno superare la soglia d’attenzione. Specie sul settore più settentrionale del bassopiano della Siberia occidentale, e sulla Siberia meridionale, dove l’infittimento del “gradiente barico orizzontale” attiverà una sostenuta ventilazione da SO e O-SO. La struttura ciclonica, ben strutturata nella media e alta troposfera, durante la fase di sviluppo e successivo approfondimento, sarà ben alimentata, lungo il suo margine più occidentale, dal passaggio del ramo principale del “getto polare”, il quale lambendo il vortice depressionario, gli imprimerà una significativa avvezione di vorticità positiva.

L’avvezione di vorticità positiva, incentivata dal passaggio del ramo principale del “getto polare”, discendente dal bordo orientale dell’imponente promontorio anticiclonico di blocco presente sull’Europa centro-orientale, contribuirà ad approfondire ulteriormente la depressione siberiana, la quale irrobustendosi comincerà ad estendere i propri tentacoli in direzione dell’altopiano della Siberia centrale, dove piomberà una saccatura, alimentata lungo il bordo più occidentale dall’affondo di aria gelida, che dal mare di Barents e dalla Novaja Zemlja si tufferà verso il settore più settentrionale del bassopiano Siberiano occidentale, determinando nevicate diffuse e un diffuso calo delle temperature, che scivoleranno al di sotto dei -30°C -35°C, ma con picchi fin sotto i -40°C in prossimità della penisola di Tajmyr. Questa profonda depressione extratropicale a carattere freddo si assocerà, nei bassi strati, ad un sistema frontale che tenderà rapidamente ad occludersi, venendo riempito da aria gelida a tutte le quote.

Il transito di questo sistema frontale, seguito da un blocco di aria gelida d’origine artica in discesa dalla Novaja Zemlja, darà la stura a delle precipitazioni nevose, anche piuttosto diffuse sul nord della Siberia occidentale e sul settore più occidentale dell’altopiano della Siberia centrale, dove si potranno verificare anche dei rovesci di neve. Nel frattempo più ad est, sul bordo orientale della profonda depressione, a causa dell’inasprimento del “gradiente barico orizzontale”, si genererà una sostenuta ventilazione da S-SO e Sud, che convoglierà aria leggermente più temperata, che si spingerà in direzione dell’altopiano della Siberia centrale.

Questo scorrimento di aria più mite dai quadranti meridionali, nel settore pre-frontale, sopra il “cuscino di aria molto fredda” presente nei bassi strati, produrrà nevicate diffuse e persistenti tra il bassopiano della Siberia occidentale e l’altopiano centrale della Siberia, con accumuli di neve anche abbondanti in diverse località e città della Siberia centro-occidentale, incluse Omsk e Novosibirsk. Oltre alle nevicate e al gelo, questa circolazione depressionaria attiverà anche venti piuttosto intensi. La depressione fredda, caratterizzata da un minimo barico al suolo sceso sotto i 970 hpa, si muoverà sul bordo più orientale del robusto anticiclone dinamico posizionato sopra l’Europa centro-orientale, con massimi prossimi ai 1040 hpa.

Il notevolissimo divario barico fra le differenti figure bariche inasprirà in giornata il “gradiente barico orizzontale” (notevole infittimento di isobare) tra l’area degli Urali e il bassopiano siberiano occidentale, tanto che le isobare strette e concentriche dell’area ciclonica si addosseranno a quelle ellittiche dell’intensa area anticiclonica. Il consistente infittimento delle isobare produrrà un notevole rafforzamento della ventilazione settentrionale, che dal settore più occidentale del mar di Kara e dalla Novaja Zemlja, dove soffieranno intensi venti da NE e N-NE, si sposterà verso la penisola di Jamal, tramite una intensa e gelida ventilazione da N-NE, che toccherà punte di oltre i 60-70 km/h, creando anche un diffuso “scaccianeve basso”, specie fra Gyda e Karaul.

Ma venti sostenuti, da NO e O-NO soffieranno lungo la regione degli Urali e da SO e O-SO sulla Siberia meridionale, nell’area fra Omsk, Novosibirsk e Kemerovo, causa la presenza di un significativo “gradiente barico orizzontale” sul bordo più meridionale della circolazione depressionaria in graduale allentamento.

Condividi