La macchina da caffè a cialde? Un ricettacolo di batteri

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Gli studiosi dell’Università di Valencia hanno condotto test dettagliati su queste macchine con sistema a cialde

Alcune parti delle macchine da caffè contengono microrganismi potenzialmente dannosi per la salute. È quanto emerge da una ricerca pubblicata sulla rivista “Nature”, che chiama in causa proprio la macchina da caffè a cialde. Queste parti della macchina raccoglierebbero inavvertitamente i microrganismi sul tavolo della cucina e nei luoghi su cui appoggiano, e verrebbero puliti raramente. Per tali ragioni, avvertono i ricercatori, «le macchine del caffè a cialde sono potenziali vettori di malattie». Gli studiosi dell’Università di Valencia hanno condotto test dettagliati su queste macchine con sistema a cialde, che ha sostituito la caffettiera a filtro di numerose famiglie. Tre scienziati, per un anno, hanno effettuato dei test, in ambienti domestici o civili. Ebbene, le nuove macchine si sono rivelate contaminate da 67 a 35 diversi tipi di batteri, tra cui alcuni con proprietà patogene, che possono trasmettere malattie. Complice il clima caldo umido i batteri si diffondono più facilmente, pertanto non sorprende di trovarne in questo contesto. I batteri nidificano nel vassoio delle capsule. Gli scienziati consigliano, per limitare la contaminazione, di guardare il vassoio delle capsule usate. Questo è dove i batteri, si sviluppano prima della diffusione al resto della macchina. Un semplice risciacquo non è sufficiente. Si consiglia di pulirlo regolarmente con un prodotto antibatterico, così come la griglia di drenaggio come pure su cui poggia la coppa. La lotta contro i batteri, sottolinea Giovanni D’Agata, presidente dello“Sportello dei Diritti” , deve essere una lotta quotidiana, fatta di un’attenta igiene personale, e non solo. Bisogna imparare a difendersi per evitare che a vincere siano loro, questi microrganismi unicellulari molto dannosi per la salute dell’uomo. Ma per quanti sforzi nella direzione giusta noi possiamo fare ci sono situazioni quotidiane che ci espongono a questi pericoli e quindi a vari tipi di infezione.

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