Ancora poche ore e la sonda Lisa Pathfinder sarà in orbita. L’Italia in primo piano nello studio delle increspature spazio-tempo ipotizzate da Einstein
Il lancio di Lisa Pathfinder, è previsto per domani, alle 5.15 ora italiana, dalla base Francese di Kourou ed il suo delicato obiettivo sarà quello di testare tecnologie cruciali per lo studio delle onde gravitazionali nello spazio, esistenti secondo una ultima teoria di Albert Einstein. Una grande soddisfazione italiana, dato che questo satellite è stato quasi interamente realizzato nel nostro paese. Il vettore che lo accompagnerà in orbita è VEGA, giunto al suo sesto ed ultimo lancio ufficiale.
Poco dopo la partenza, la sonda si separerà dal vettore e comincerà a trasmettere i primi segnali: questa sarà una fase decisiva per gli ingegneri che monitorano la situazione, i quali saranno costretti a lavorare 24 ore al giorno per tutti i 12 giorni successivi per assicurarsi che Lisa Pathfinder funzioni perfettamente. In un primo momento, infatti, la sonda sarà in una posizione temporanea, e solo successivamente sarà trasferita alla sua destinazione finale, dove resterà per circa 6 mesi.
“A questo punto, se queste onde gravitazionali ci sono, come la teoria di Einstein prevede, difficilmente potranno passare inosservate” ha detto il presidente dell’Asi Roberto Battiston.
Le onde gravitazionali potrebbero essere definite come quelle increspature nello spazio-tempo che nessuno è (chiaramente) mai riuscito ad osservare direttamente, ma che potrebbero risolvere molti misteri a cui gli studiosi non hanno ancora trovato una soluzione. Esse sono l’ultima frontiera dell’astrofisica: la traccia inafferrabile della forza più sfuggente ed ambigua che attraversa l’intero Universo. Sfuggente a tal punto che, solo nel caso in cui accada qualcosa di catastrofico come lo scontro tra due buchi neri, forse, potremmo sperare di registrarle.
Il sistema messo a punto dall’ESA avrà tutte le carte in regola per riuscirci?
Sembra proprio di sì, durante i test a terra, infatti, il sottosistema di Lisa Pathfinder, denominato Optical Metrology Subsystem, ha dimostrato di poter raggiungere una precisione di due picometri, ovvero due miliardesimi di millimetro, sufficienti a registrare, queste increspature, ammettendo che esistano!