Continua anche in Iran l’emergenza inquinamento, dopo 18 giorni di fila di picchi negativi nella qualita’ dell’aria che hanno spinto le autorita’ a chiudere le scuole e vietare gli sport e le competizioni all’aperto. Oggi la qualita’ media dell’aria a Teheran e’ stata quantificata a 159 su una graduatoria dell’Oms che fissa a 50 i limiti di guardia, e massimi di 239 nel nordest della citta’. Un vertice di governo con il presidente Hassan Rohani ha deliberato una serie di misure a breve e medio termine per fronteggiare l’emergenza, fra cui le targhe alterne in citta’ e una nuova chiusura delle fabbriche di cemento intorno alla capitale. L’80% dell’inquinamento a Teheran e’ dovuto ai circa 5 milioni di autoveicoli e agli altrettanti motocicli che vi circolano, e le due zone chiuse al traffico dal 1979 e dal 2005 non sono state finora in grado di risolvere il problema. Si calcola che nel 2012 l’inquinamento abbia causato la morte prematura di 4.500 persone a Teheran e di 80 mila nel Paese. L’alto inquinamento riguarda anche citta’ come Ishafan, Qom, Arak e Tabriz, e complessivamente 30 milioni di iraniani su un totale di circa 80.
Smog, emergenza anche in Iran: “non fate sport all’aperto”
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