Secondo il ministro Galletti, l’inquinamento che sta interessando diverse città italiane è dovuto soprattutto ad una situazione climatica emergenziale
Lo smog sta soffocando diverse città italiane, per questo motivo il ministro dell’Ambiente Galletti ha dichiarato, durante un’intervista alla Stampa, che “in certe zone, penso alla Val Padana, quello dello smog da polveri sottili è per ragioni geografiche un problema strutturale. Ma in questi giorni è diventata una vera e propria emergenza. Perché siamo in una situazione climatica emergenziale: il 2015 è l’anno più caldo della storia, e questo dicembre è il mese di dicembre meno piovoso della storia. Questi due elementi rendono la situazione ancor più grave di quello che già sarebbe. Quindi, le misure straordinarie sono inevitabili. Quelle che i Comuni e le Regioni hanno messo in campo in questi giorni“.“Io credo che operazioni come le targhe alterne, la possibilità di usare mezzi pubblici gratuiti o scontati pubblici in determinati giorni e ore, tenere le strade bagnate e altro ancora, sono interventi che possono compensare una situazione che è di emergenza acuta. Penso che i Comuni abbiano mostrato competenza e responsabilità. Io posso aiutarli in questo momento ad attuare queste misure, e abbiamo varato un fondo di 5 milioni di euro per contribuire alle spese incorse. Sono 5 milioni pronti ad essere rifinanziati qualora ne servissero altri“, ha continuato.
Galletti loda la decisione dell’amministrazione comunale di Torino di offrire i mezzi pubblici gratuiti generando così “uno spostamento dal traffico privato a quello pubblico“. “So benissimo che questa è una situazione di emergenza, e che non è c’è un provvedimento risolutivo. Non c’è la bacchetta magica, non c’è una misura che risolve il problema dello smog nelle città. Se ci fosse stata, ve lo garantisco, io e i sindaci l’avremmo certamente adottata. E senza alcun indugio“, ha aggiunto. Galletti ricorda che “in una prospettiva più ampia ci sono tutte le azioni che abbiamo concordato di attuare nel protocollo di Parigi sul clima. E ci sono le altre misure che stiamo già attuando, che però – bisogna esserne consapevoli – daranno risultati solo nel medio periodo“. Infine e “abbiamo un pacchetto di 130 interventi finanziati con 270 milioni di euro in più anni: si va dallo spostamento dell’asse del trasporto verso un trasporto ecologico, cioè i mezzi elettrici o quelli a biocarburante, i progetti di costruzione delle piste ciclabili, l’ammodernamento dei sistemi di riscaldamento e molto altro ancora. Queste sono le cose che ci possono aiutare a risolvere, ma non si possono realizzare da un giorno all’altro. E intanto, purtroppo, l’unica cosa da fare è affrontare l’emergenza, coinvolgendo però anche i cittadini“, ha concluso.