Ecco quali sono le avventure spaziali più importanti del 2015, tra fenomeni estremi, missioni e scoperte scientifiche
Conto alla rovescia per la fine dell’anno e ognuno di noi, come ogni anno, tira le somme dei mesi trascorsi. Per lo spazio, questo è stato un anno magnifico. In questi dodici mesi è stato possibile assistere a tanti spettacoli astronomici, tra questi: il passaggio del sasso spaziale il 27 gennaio, l’asteroide Icaro a giugno, l’asteroide di Halloween, la congiunzione tra Giove e Venere e due eclissi di luna, una di queste è avvenuta il 20 marzo e il fenomeno non accadeva dal 2006. La luna, infatti, oscurò il 65% del Sole. Nel Nord Europa, l’eclissi fu totale. E ancora l’arrivo della cometa Catalina, che potrà essere visibile a occhio nudo per tutto il mese di gennaio. A questi si aggiungano anche le scoperte scientifiche, come la scoperta di un pianeta extrasolare simile al nostro, chiamato Kepler 452-b che ruota intorno ad una stella simile al Sole. Addirittura si trova ad una distanza tale dal “suo Sole” da mantenere l’acqua liquida e ospitare vita. Purtroppo però si trova a millequattrocento anni luce da noi. Tra le altre scoperte vi è la conferma, da parte della Nasa, della presenza di acqua su Marte. Questa scoperta è stata resa possibile, da alcune indagini effettuate con lo spettrografo a bordo del Mars Reconnaissance Orbiter, che ha analizzando i solchi presenti sul terreno, ha potuto confermare la presenza di acqua. Per non dimenticare, le missioni spaziali tra cui: le sonde Dawn e New Horizon arrivate nell’orbita di Cerere, la roccia che ruota tra Marte e Giove, e che reso possibile una maggiore conoscenza delle modalità con cui si formano i pianeti solidi come la Terra. Dawn ha confermato la presenza di acqua e ghiaccio su Cerere e ha permesso di comprendere quali siano state le condizioni favorevoli allo sviluppo della vita sulla Terra. La sonda New Horizon, invece, ha permesso di osservare le immagini di Plutone. E’ stato possibile notare le catene montuose, altipiani e pianure di ghiaccio. In più, gli strumenti hanno permesso di osservare che nell’atmosfera sono presenti gli idrocarburi e che i satelliti Nix e Hydra sono ricoperti anche loro di acqua ghiacciata.