Il 27 Gennaio 1864, precisamente 152 anni fa, nacque il grande geologo ed esploratore britannico John Walter Gregory. Dal 1887 al 1900 lavorò al British Museum come geologo e paleontologo. Famoso per le sue tante spedizioni in luoghi come l’india, la Libia, l’Angola, il Tibet e l’Himalaya fu il primo geologo in assoluto a identificare la Rift Valley come faglia tettonica.
Infatti, dopo essere tornato da una spedizione durata dal 1892 al 1893, formulò l’ipotesi secondo cui la Rift Valley, fosse da considerare una vera e propria fossa tettonica, cioè una valle lineare con pareti verticali sprofondata per azione di una serie di faglie parallele.
Il concetto è stato introdotto dall’esploratore Gregory dopo aver visitato la Rift Valley dell’Africa Orientale, che si estende dalla depressione dell’Afar, dove si congiunge ai due rami del Mar Rosso e del Golfo di Aden, fino al fiume Zambesi, in Mozambico. A sostegno delle ipotesi di questo geologo abbiamo dei dati in possesso che riguardano la sismicità in Africa. A tal proposito, secondo gli archivi storici, gli unici terremoto violenti, a parte quelli concentrati nell’Africa del nord, generati dalla spinta del continente africano verso quello eurasiatico, si verificano proprio lungo la Rift Valley, che si estende per oltre 6.000 chilometri dalla Siria Meridionale fino al Mozambico.