3 Gennaio 1117: 899 anni fa si verificava il grande terremoto del Nord Italia

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Il 3 Gennaio 1117, un grande terremoto colpì il Nord Italia, provocando immensi danni in un territorio vastissimo della Pianura Padana; i morti furono decine di migliaia

Precisamente 899 anni fa, il 3 Gennaio 1117, avvenne il più catastrofico terremoto, a memoria d’uomo, che abbia mai colpito il Nord Italia. La scossa, che potrebbe aver avuto una magnitudo dai 6.4 ai 6.7 gradi della scala Richter, ha colpito nei pressi di Isola della Scala, nella Pianura Padana del veronese, con una violenza inaudita.  La città più duramente colpita fu sicuramente Verona, dove andarono perdute completamente intere opere architettoniche di epoche passate, mai più ricostruite. Perfino l’anello esterno dell’Arena fu parzialmente distrutta, lasciando solo la caratteristica ala che oggi si può ancora ammirare. Migliaia i morti nella città.

Tuttavia Verona non fu l’unica a subire gravi danni. Gravi crolli e numerose vittime si riscontrarono anche nel basso trentino e nel bresciano, intorno al Lago di Garda; da Padova a Milano; perfino nell’Appennino Tosco-emiliano e intorno alla città di Pisa. Gli epicentri delle scosse dei giorni successivi si spostarono verso ovest, creando ulteriori danni soprattutto nella città di Cremona, dove crollò la Cattedrale. In totale si ipotizzano 30.000 vittime nel il territorio funestato dall’evento.

L’evento fu sicuramente il più distruttivo che si ricordi nel nord della nostra penisola, anche se non è l’unico. Infatti, la Pianura Padana non era come la conosciamo oggi, ma era costituita di grandi zone completamente disabitate, poiché paludose, quindi è del tutto probabile che altri sismi importanti siano avvenuti nell’area, ma che non siano stati riportati perché poco risentiti o addirittura non risentiti dalla popolazione. Questo lo si può supporre perché in effetti la scossa che colpì Verona non fu un evento isolato. Vi sono stati diversi terremoti che hanno causato danni nella Pianura Padana; gli ultimi nel 2012, in Emilia. Ma anche nello stesso veneto si possono contare almeno altri tre sismi pari o superiori al sesto grado della scala Richter e molti altri sismi compresi fra i 5 e i 6 gradi della scala Richter, che comunque hanno provocato danni o vittime nel territorio regionale.

Contrariamente alle credenze popolari, secondo cui la Pianura Padana non presenta un’importante attività sismica, sappiamo che al di sotto dei sedimenti che costituiscono il territorio pianeggiante, che noi possiamo vedere, vi sono strutture tettoniche attive, capaci di generare eventi anche molto importanti. Tuttavia, le faglie presenti nel territorio non arrivano a tagliare la superficie, ma si fermano in profondità, per questo sono dette faglie cieche, investigabili quindi solo con metodi indiretti.

Altri effetti importanti nella Pianura Padana, oltre allo scuotimento in sé generato dai terremoti, sono i fenomeni di liquefazione ed espulsione di sedimenti sabbiosi, cose che infatti accaddero subito dopo i terremoti del Maggio 2012.

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