L’8 Gennaio è un giorno triste per il paese di San Fratello, in provincia di Messina. Infatti oggi ricorre il 94° anniversario dalla devastante frana che nel 1922 mise in ginocchio il paese e costrinse almeno 11 mila persone a lasciare le proprie abitazioni.
L’evento
L’evento cominciò all’una di notte. Molte persone furono svegliate da un rombo molto forte, come di un tremore sismico. Allertati da questi segnali gli abitanti del paese preferirono accamparsi all’esterno in tende di fortuna piantate appena fuori dal centro abitato. Dopo la notte all’addiaccio molti volevano tornare nelle loro abitazioni, ma il prete del paese e il capitano dei carabinieri persuasero i cittadini a rimanere all’esterno delle costruzioni, alcune già danneggiate dall’evento della notte. Intorno alle 16.00 di quella stessa Domenica una gigantesca frana si staccò dal fianco della montagna e sommerse San Fratello con un fiume di detriti rocciosi e fango. Così, anche chi possedeva beni mobili o immobili fino al giorno prima, diventò povero esattamente quanto gli altri. 11 mila persone costrette ad abbandonare le loro abitazioni inagibili. Molti i danni anche alle chiese. La cattedrale fu distrutta dalla frana.
Vittime
Si riportano 2 vittime ufficiali: un’anziana donna di 85 anni che non voleva lasciare la sua abitazione e suo figlio, morto nell’ultimo disperato tentativo di portarla in salvo. E’ probabile che, nel caos e nell’esodo di tutte le migliaia di persone che prima abitavano il paese, qualcun altro sia rimasto ucciso nei crolli delle proprie abitazioni o schiacciato da detriti rocciosi di grosse dimensioni.
I soccorsi
Subito il comandante dei carabinieri si attivò per chiedere immediatamente aiuto da Messina, ma tutte le comunicazioni erano state interrotte. Appena avuto notizia dell’immane disastro, il Ministero dell’Interno e quello dei lavori pubblici stanziarono rispettivamente la somma di 40 mila e 100 mila lire. Il re elargì una somma minore di 25 mila lire per gestire l’emergenza. Il ministro della guerra dispose che i suoi militari avrebbero dovuto raggiungere quanto prima la popolazione colpita, in qualsiasi modo, per alleviare le conseguenze del disastro.
Oggi
Il comune di San Fratello fa parte della provincia di Messina, che è considerata dagli esperti come una delle aree a più alto rischio di eventi di dissesto dell’intera Sicilia.