E’ iniziato un nuovo anno e con questo una serie di appuntamenti ed eventi astronomici che consentono ad appassionati e non di poter osservare fenomeni interessanti e affascinanti. Ecco cosa ci riserva il cielo del mese di gennaio 2016:
Iniziando dalla nostra stella, il Sole si trova nella costellazione del Sagittario fino alla seconda decade, quando passerà nella in quella del Capricorno. Ricordiamo che dopo il solstizio d’inverno la durata del giorno inizia ad aumentare. La Luna sarà all’apogeo il 3 (404.277 km di distanza), e al perigeo il 15 (369.618 km), raggiungendo nuovamente il punto più lontano dalla Terra lungo la sua orbita il 30 (404.522 km). Il nostro satellite si troverà in fase di Ultimo Quarto il 2, con novilunio il 10; Primo Quarto il 17 ed infine plenilunio il 24.
Il 2 alle 22:49 UTC, la Terra si troverà al perielio, cioè nel punto più vicino al Sole nel corso della sua orbita. Comunemente si è portati a pensare che la Terra sia più vicina al Sole durante il periodo estivo, nulla di più errato: le diverse temperature che caratterizzano le stagioni non sono dovute alla distanza del nostro pianeta dal Sole, ma al variare dell’angolo di incidenza dei raggi solari sulla superficie terrestre nel corso dell’orbita.
Per quel che riguarda l’osservabilità dei pianeti, che il 1° gennaio Mercurio si può scorgere sull’orizzonte ovest nelle prime ore della sera, nei giorni successivi diventa pian piano inosservabile. Venere è visibile al mattino, e attraverserà varie costellazioni in poche settimane. Marte è individuabile nella seconda parte della notte a sudest. Giove compare sull’orizzonte orientale nelle prime ore della notte, facile individuarlo nella costellazione del Leone, molto vicino alla Vergine. Saturno è visibile al mattino e si trova circa alla stessa altezza di Antares, nella costellazione dello Scorpione. Urano è osservabile (con l’ausilio di un telescopio) a sudovest nelle prime ore della sera. Difficile scorgere (con un telescopio) Nettuno sull’orizzonte ovest.
Congiunzioni: Luna-Marte il 3 alle 3; Luna-Venere-Saturno il 7 alle 6; Venere-Saturno, il 9 alle 6; Luna-Pleiadi, il 19 alle 20: Luna-Giove, il 27 alle 23.
Gennaio ci affascinerà anche sul versante degli sciami meteorici: è attivo uno dei maggiori dell’anno, le Quadrantidi, dette anche Bootidi perché il radiante (la direzione da cui sembrano provenite le stelle cadenti) si trova a nord della costellazione del Boote. Il picco è atteso il 4 gennaio (con 100 meteore l’ora) nelle ore che precedono l’alba, e l’osservazione verrà parzialmente disturbata dalla luce lunare.
Per quel che riguarda le costellazioni, a est troviamo il Cancro e il Leone e ad ovest l’Ariete, i Pesci, e più alto Andromeda. Ancora più in alto, quasi allo zenit, Perseo, e al di sotto i Gemelli e l’Auriga. Protagonista indiscussa è la costellazione di Orione, accompagnata da Cane Maggiore e Cane Minore. A Nord troviamo sempre la Stella Polare nell’Orsa Minore, e vicino Cassiopea.
La cometa C/2013 US10 Catalina continua ad essere al centro del palcoscenico nell’emisfero boreale: il 17 raggiungerà la minima distanza dalla Terra, passando a circa 108 milioni di km.