Capodanno, botti killer nonostante i divieti: 190 feriti, 38 sono gravi

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La paura degli attentati e il generale clima di allerta incombente – che l’ultimo giorno dell’anno ha paralizzato Monaco di Baviera – non hanno svuotato le piazze italiane dove la voglia di festa ha pulsato forte nella notte piu’ attesa. A migliaia, con il favore delle temperature miti di questo inverno, hanno trascorso il Capodanno in mezzo alla gente, nei luoghi ricchi d’arte e di storia delle nostre citta’ dove hanno svettato i palchi dei concertoni, lo spettacolo dei fuochi e la musica dance per ballare dopo il brindisi. Anche sui lungomare, con susseguirsi di dj set. Sono state rafforzate ovunque tutte le misure di sicurezza, con un dispositivo che ha funzionato garantendo un San Silvestro ordinato e sereno. Anche il primo giorno dell’anno si e’ svolto senza incidenti rilevanti. Ma la tensione resta alta. A Roma un falso allarme per una busta sospetta ha fatto chiudere temporaneamente la metro Termini. E, sempre nella Capitale, disavventura a lieto fine per il regista Giuseppe Tornatore: la sua villa all’Aventino e’ stata visitata dai ladri che sono stati arrestati dai carabinieri, refurtiva restituita.

BOTTI E FERITI – Nonostante le ordinanze contro i ‘botti’ e il richiamo alle norme che li vietano, 190 persone sono rimaste ferite, 38 delle quali ricoverate. Un bollettino che rimane grave, ma in calo rispetto ai 253 feriti dello scorso anno e per il terzo capodanno consecutivo non ci sono stati morti. L’attivita’ di prevenzione ha portato alla denuncia a piede libero di 317 persone e all’arresto di 26 per il commercio di fuochi pericolosi (nel 2015 erano state 256 e 45); 23 le tonnellate di polvere da fuoco sequestrate (solo 555 chili lo scorso anno).

MENO LAVORO PER POMPIERI – Una maggiore prudenza, unita a controlli piu’ serrati, hanno drasticamente ridotto gli interventi dei vigili del fuoco riconducibili ai festeggiamenti: sono scesi a 660, in flessione rispetto ai 1.750 dello scorso anno. Il numero maggiore si e’ registrato in Campania (120), la meta’ comunque rispetto all’anno scorso, 108 in Lombardia, 101 nel Lazio, 82 in Puglia, in Veneto 46.

CONCERTONI SOLD OUT – In 150mila, tra romani e turisti, hanno affollato il Circo Massimo, la piu’ grande arena a cielo aperto della capitale, dove si sono esibiti Edoardo Bennato e poi i Negramaro. Debutto per i controlli ai varchi con metal detector. A Napoli in 200mila hanno riempito Piazza Plebiscito in una serata all’insegna del ricordo di Pino Daniele e Luca De Filippo. A Bari in Piazza Liberta’ in 100mila hanno assistito allo show di Gigi D’Alessio. E piazze piene a Firenze nonostante l’allarme di Anonymous: a Pitti in 30mila hanno brindato con Irene Grandi e il sindaco Dario Nardella. Successo a Genova, con 180mila persone a spasso, evento clou l’ensemble di 101 violoncellisti. Serata alla grande con il trio ‘Il Volo’ in piazza Amendola a Salerno. A Mantova 20mila al concerto dei Negrita: brindisi e poi via, tutti a vedere i fuochi ‘silenziati’ sui lungolaghi con musica in sottofondo. Tutta esaurita Piazza Vittorio Veneto a Matera, citta’ della cultura 2019, in 50mila hanno seguito la diretta Rai ‘L’anno che verra’.

CAPODANNO SUL VULCANO E TUFFI – Un gruppo di escursionisti italiani francesi e svizzeri ha aspettato la mezzanotte sul cratere dello Stromboli e ha brindato tra le colate di lava che scendevano a mare. A Roma, mister Ok, il bagnino di Ostia Maurizio Palmulli, per la 28/a volta si e’ lanciato da Ponte Cavour nel Tevere. Bagni al mare di massa in molte localita’, con gruppi anche di quasi trecento persone a Viareggio, hanno salutato tra le onde l’ingresso dell’ anno nuovo. BEBE’- In due si contendono la palma di primi nati del 2016, Lavinia venuta alla luce a Prato e Marco Filippo, nato a Roma. Tutti e due hanno emesso il primo vagito a mezzanotte spaccata.

BOOM CENONE IN CASA – In ripresa la tradizione del cenone casalingo con lenticchie, cotechino e delicatessen del territorio: la spesa per la buona tavola, stima la Coldiretti, ha toccato i 2,1 miliardi di euro per cibi e bevande, con un aumento del 25% rispetto allo scorso anno. Due italiani su tre (il 63%) ha preferito cenare in casa. Buoni gli ascolti per le tv.

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